Omicron (1963)
Questa settimana, in Spagna, tutti parlano di un vecchio film italiano, per via del nome dell’ultima variante del maledetto virus Omicron, scritto e diretto da Ugo Gregoretti e protagonizzato da Renato Salvatori. Un esempio di fantascienza e critica socio politico economica degli anni 60.
Il film racconta la storia di Omicron, un extraterrestre spedito sulla Terra in avanscoperta per accertare le possibilità di invasione del pianeta, che si impadronisce del corpo di un operaio, certo Trabucco, che impara a usare per poter compiere la sua misione.
Il fatto è che mi ha fatto ridere, mi è piaciuto vedere la Torino di quell’epoca, ma soprattutto mi è piaciuto il finale, mi ha sorpreso, e non è facile. Ve lo consiglio sinceramente perchè, senza bisogno di nessun tipo di effetti speciali perchè degli extraterrestri sentiamo solo le voci, in pochi giorni capiscono più degli essere umani di quando molte persone non capiranno mai.
p.s. non ho trovato il trailer, ma il film completo su youtube…
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)
Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.



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