Offline (2020)

06 Feb 20

Oggi voglio parlarvi di un film brasiliano che potete rovare su Netflix, Airplane Mode (o Offline) nuovo, nuovo, appena uscito quest’anno. Una bellissima storia sulla superficialità e le profondità della vita.

Inizia con una ragazza che di mestiere fa l’influenzer, tutto il giorno al telefono, nel suo mondo superficiale e virtuale… Il lavoro, l’amore, l’amicizia, tutto il suo tempo è dedicato ad apparire quel che gli altri si aspettano senza riuscire mai ad essere se stessa, lontana dai likes e dai follower.

Dopo una serie di incidenti dtradali i genitori la mandano da suo nonno in campagna. Là troverà la vita vera, con i suoi problemi e le sue sfide ma anche con tutte le possibilità che il virtuale non offre. Anche l’amore, l’amicizia, il lavoro manuale. La bellezza della natura, il contatto con le cose che erano state della nonna, le danno l’ispirazione per uscire dall’effimero ed entrare in contatto con qualcosa di più profondo e “vero”.

Senza dover lasciare tutto per andare nella campagna brasiliana, tutti potremmo trarne qualche beneficio di sguardi alla vita “reale” e alle persone e le cose che abbiamo vicine. Che ne dite? proviamo?

Non ho trovato il trailer in italiano ma vi lascio quello in inglese, comunque lo trovate su Netflix.

L’avete visto? Vi è piaciuto? Se no, ve lo consiglio…

0 Comments

Submit a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Jostein GaarderJostein GaarderC'è nessuno?

Nulla al mondo è normale. Tutto ciò che esiste è un frammento del grande enigma.

L come libertà (di opinione)

L come libertà (di opinione)

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.

rimedio contro la morte

rimedio contro la morte

Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.

S come sfortuna e sfida

S come sfortuna e sfida

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.