Oceania (2016)
Questa settimana voglio parlarvi di un film Disney di cui hanno parlato ad un corso sul viaggio dell’eroe che sto frequentando, Oceania, una storia ispirata alla mitologia polinesiana e ai rapporti delle persone di quelle isole con l’oceano, fonte di cose belle e meno belle.
Un viaggio dell’eroe che ha componenti particolari, per esempio il fatto che non racconta di un eroe ma di una eroina non siamo ancora abituati, ma che ha anche tante caratteristiche abituali, il conflitto generazionale con il padre che cerca di imperdile di andare incontro al suo destino e la nonna che le dice di andare, o il fatto che diventa esperta navigante in poco tempo anche iniziando da zero perchè era il suo talento anche se il padre aveva cercato in tutti i modi di allontanarla dall’acqua.
Ma la cosa che ho amato di più sono state le scene su una delle fasi del viaggio dell’eroe di cui meno si parla, quella dei dubbi, quella in cui l’eroe pensa di non essere la persona giusta, di non essere abbastanza, di non potercela fare e sta per rinunciare, per arrendersi, ma alla fine trova la forza per andare avanti.
L’avete visto? Se si, ditemi cosa vi ha colpito, se no… ve lo consiglio di cuore, da vedere coi bambini e anche senza, guardatelo e ditemi la vostra opinione, vi va?
la figlia che non ho mai avuto
Originalmente una frase come “sei il figliio che non ho mai avuto” sarebbe stata detta da una donna che non aveva figli. Qualche anno fa l’ho sentita in un film, detta da una donna ad un amico di suo figlio, che era presente e l’ha rimproverata con un “mamma!!!!”…
lei non sa con chi sta parlando
Dicono che c’era una volta una flotta della Marina degli Stati Uniti che stava svolgendo esercitazioni navali vicino alla costa di Finisterra (Galicia), e che ci fu una conversazione particolare tra galiziani e americani:



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