Il mondo nuovo (1946) e 1984 (1949)
I libri sono Il mondo nuovo-Ritorno al mondo nuovo di Aldus Huxley e 1984 di George Orwell, due storie distopiche (opposto di utopiche in quanto irreale ma allo stesso tempo non desiderabile). E ve ne parlo perchè quando sono stati scritti parlavano di a cosa saremmo potuti arrivare come società se inseguivamo e facevamo diventare sistemiche, esagerate e obbligatorie soluzioni drastiche per evitare alcune tendenze naturali dell’individuo.
Huxley crea un mondo futuro in cui l’individuo cede la sua autonomia in cambio di una felicità che in realtà è più che altro “comodità“. Spariscono scienza (come scoperta legata alla curiosità individuale), religione (come soluzione ai problemi esistenziali) e arte (perchè troppo legato alle emozioni umane. Si prospetta una società tipo quelle degli insetti, un alveare composto da membri intercambiabili creati in laboratorio e perfezionati tecnologicamente, e la cui vita viene controllata in una finta libertà (finta perchè condizionata ipnoticamente con dei messaggi prima della nascita e durante la crescita), in cui e tutto quello che c’entra con la natura è considerato retrogrado e osceno.
Orwell, invece, crea un mondo futuro in cui l’individuo cede la sua autonomia per una grandissima paura, per non avere delle responsabilità, per avere una vita semplice nell’ignoranza e nella negazione di qualsiasi uso della propria capacità di pensare, questionare, persino ricordare. La prospettiva è molto più buia. Con tutti che controllano tutti per mantenere un sistema (creato e mantenuto da quello che chiamano il grande fratello) disumano, ipocrita e che sfrutta paura e malessere per convertirli in odio.
In entrambe le versioni l’individuo smette di pensare con la propria testa. Per leggere i libri online e anche per fare un confronto ho trovato questa vignetta meravigliosa in questo post…
Li avete letto? Cosa ne pensate?… Aspetto i vostri commenti…
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)
Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
misure straordinarie
Dicono che c’era il bidello di una scuola, che amava il suo lavoro e ci si dedicava al meglio che poteva, pulendo e aiutando chiunque ne avesse bisogno all’interno della struttura. Ma ci fu un periodo in cui si trovò un gravoso compito extra ogni sera: pulire gli specchi del bagno delle ragazze, sporchi di rossetto, giacchè alcune ragazzine, si divertivano quasi ogni giorno ad imprimere “baci a stampo” con il rossetto allo specchio del bagno.
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