Modelli di famiglia (2001)

24 Sep 21

Questa settimana, ho letto di nuovo un libro di Giorgio Nardone, Modelli di famiglia, un libro meraviglioso sui rapporti all’interno delle famiglie e sui loro sviluppo e come condiziona la vita di ogni uomo, di ogni donna, dei genitori, e dei figli, sia all’interno della famiglia che all’esterno nei rapporti con gli altri.

Un libro che spiega come, spesso con le migliori intenzioni, molte famiglie fanno dei terribili danni ai loro membri che poi si ripercuotono in tutta la loro vita e nelle loro relazioni. Partendo dall’adolescenza, in cui i figli sviluppano le basi di quelle che diventeranno le loro personalità adulte.

Ci sono sei modelli, fondamentalmente secondo gli atteggiamenti dei genitori e, di conseguenza, dei figli, e ognuno comporta dei rischi diversi. Per ogni modello, il libro ci dettaglia, le modalità di communicazione solite, i tipi di rapporti e gli atteggiamenti legati ad ogni ruolo, le regole all’interno della famiglia, le conclusioni che traggono gli adolescenti e le conseguenze nelle loro azioni:

1) Il modello iperprotettore, che continua a considerare i figli, anche quando non sono più bambini, come elementi fragili da proteggere, rischia di creare degli adulti fragili e che non imparano a prendersi le loro responsabilità;

2) Il modello democratico permissivo, in cui genitori e figli sono considerati allo stesso livello, e si cerca sempre la pace e l’accordo, rischia di creare adulti poco funzionali in un mondo in cui cisono conflitti e disaccordi;

 3) Il modello sacrificante, in cui i genitori si sacrificano costantemente per dare il massimo ai figli, rischia di creare adulti inadattati, che potrebbero pretendere sempre di più pensando di “meritare” di meglio, o accontentarsi di qualsiasi cosa per ripagare i sacrifici ricevuti; 

4) Il modello intermittente, in cui i genitori oscillano da un modello all’altro, rischia di creare adulti insicuri e incostanti

5) Il modello delegante, in cui i genitori delegano a qualcun’altro il ruolo di guida per i loro figli, perchè non si sentono abbastanza adulti, rischiano di creare degli adulti insicuri senza figuredi riferimento chiare.

6) Il modello autoritario, in cui i genitori  esercitano il potere in maniera rigida e decisa e il più forte è chi comanda, rischia di creare adulti sottomesi o ribelli.

L’avete letto? Vi è piaciuto? Raccontatemi la vostra esperienza con il libro… vi va?

0 Comments

Submit a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Nella vita non ci sono errori, solo lezioni. Non esiste qualcosa che si possa chiamare esperienza negativa, ma occasioni per crescere, imparare e procedere lungo la strada del dominio di sé. Anche il dolore può essere un meraviglioso maestro

la figlia che non ho mai avuto

la figlia che non ho mai avuto

Originalmente una frase come “sei il figliio che non ho mai avuto” sarebbe stata detta da una donna che non aveva figli. Qualche anno fa l’ho sentita in un film, detta da una donna ad un amico di suo figlio, che era presente e l’ha rimproverata con un “mamma!!!!”…

lei non sa con chi sta parlando

lei non sa con chi sta parlando

Dicono che c’era una volta una flotta della Marina degli Stati Uniti che stava svolgendo esercitazioni navali vicino alla costa di Finisterra (Galicia), e che ci fu una conversazione particolare tra galiziani e americani:

Share This