migliori o peggiori

10 Oct 17

Una delle credenze che abbiamo registrato più in profondità nelle nostre menti, e che ci fa tanto male, è quella nell’esistenza di persone migliori o peggiori di altre. Credere che tutto nella vita è una gara e ci sono vincitori e perdenti. Che c’è sempre qualcuno meglio di noi e peggio di noi, qualcuno che sta meglio e qualcuno che sta peggio. Sentirci inferiori ad alcuni e superiori ad altri… Più o meno consapevolmente, abbiamo bisogno di sentirci superiori a qualcuno perchè ci hanno fatto sentire inferiori tante volte.

È questo benedetto bisogno di giudicare, di prevenire, di proteggerci, che ci frega più volte di quante ci aiuta. Quando incontriamo qualcuno dobbiamo per forza capire se è una minaccia o se non lo è. Quando parliamo con una persona subito ci chiediamo se è più bello o più brutto, più o meno intelligente, più o meno pericoloso. È un bisogno inconsapevole, ma questo non vuol dire che sia naturale, istintivo o inevitabile

È sempre solo una credenza, legata a pensieri e sentimenti e la possiamo cambiare. E, come tutte le credenze su quello che succede o deve succedere fuori di noi nasconde una credenza su noi stessi. Quando valutiamo le persone per capire se sono minace, lo facciamo perchè ci crediamo fragili e deboli. Spesso più di quanto in realtà siamo. Infatti, più cerchiamo di difenderci più ci sentiamo piccoli e bisognosi.

La buona notizia è che a qualsiasi credenza possiamo smettere di credere. Il loro potere su di noi viene dal fatto che crediamo siano assoluti, sempre e ovunque, in qualsiasi circostanza. Ma hanno sempre dei punti deboli, dei momenti, dei luoghi, delle eccezioni. Possiamo debilitarle e dare la possibilità alle credenze opposte di diventare forte.

Se pensiamo spesso che la diversità è una minaccia perchè siamo tutti nemici, possiamo sempre allenarci a pensare che siamo tutti una squadra e servono delle persone di ogni tipo e di ogni genere. Se ci rispettiamo tutti e ci accettiamo senza cercare di cambiare nessuno per farci diventare tutti uguali… potremmo fare molto di più con le nostre vite!

Può sembrare difficile, ma possiamo provare, che ne dite?

0 Comments

Submit a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Vecchie convinzioni non ti portano a nuovo formaggio

L come libertà (di opinione)

L come libertà (di opinione)

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.

rimedio contro la morte

rimedio contro la morte

Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.