Le tre domande della felicità (2021)
Se cercate un bel libro per iniziare l’anno, vi consiglio uno di Jorge Bucay, uno dei miei autori preferiti: Le tre domande della felicità. Curare l’anima con il potere dei racconti, un compendio di storie e metafore per invitarci alla consapevolezza e alla riflessione su chi siamo, dove andiamo e con chi…
Un invito a riflettere per evitare la tentazione di lasciare che sia chi sta con noi a decidere dove dobbiamo andare; per non cadere nell’errore di definire chi siamo a partire da chi ci accompagna; per far sì che non stabiliamo la nostra rotta sulla base di quella percorsa da un altro; per impedire che qualcuno ci definisca in funzione della direzione che scegliamo e ancor meno confondere ciò che siamo con la parte del cammino che stiamo percorrendo.
Ci invita per primo a riflettere su chi siamo, su come stiamo vivendo la nostra vita, sui rapporti che ereditiamo, che stabiliamo, che coltiviamo, le dipendenze e codipendenze, sull’amore e su tutto quello che facciamo per ottenere un po’ di attenzioni della persona amata.
E a coltivare quella che lui chiama “autodipendenza”,dedicandoci tempo per essere in contatti con noi stessi, dimostrandoci per primi l’amore di cui abbiamo bisogno, e partendo da questo amore per noi stessi, incontrando gli altri, senza discriminazioni, e lasciandoci alle spalle tutto ciò che non c’è più.
Poi su dove stiamo andando, sul perchè facciamo le cose, sul senso che diamo a ogni cosa, sul nostro obiettivo finale e anche sull’atteggiamento con cui ci andiamo. Perchè ci sono obbiettivi “ideali” che fanno del male e obbiettivi realistici che ci aiutano ad andare avanti, senza arrendersi, con ottimismo e curiosità. Senza confondere i desideri e le aspettative.
E per finire su con chi ci andiamo, sulle emozioni, sui compagni di strada, sui differenti modi di esprimere amore, sulle delusioni e sul dolore dell perdite, sulla paura di rimanere soli, sull’inevitabilità dei cambiamenti, sull’intimità e su come crearla e mantenerla…
L’avete letto? Vi è piaciuto? Raccontatemi la vostra esperienza con il libro… vi va?
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
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