Le tre domande della felicità (2021)

07 Jan 22

Se cercate un bel libro per iniziare l’anno, vi consiglio uno di Jorge Bucay, uno dei miei autori preferiti: Le tre domande della felicità. Curare l’anima con il potere dei racconti, un compendio di storie e metafore per invitarci alla consapevolezza e alla riflessione su chi siamo, dove andiamo e con chi…

Un invito a riflettere per evitare la tentazione di lasciare che sia chi sta con noi a decidere dove dobbiamo andare; per non cadere nell’errore di definire chi siamo a partire da chi ci accompagna; per far sì che non stabiliamo la nostra rotta sulla base di quella percorsa da un altro; per impedire che qualcuno ci definisca in funzione della direzione che scegliamo e ancor meno confondere ciò che siamo con la parte del cammino che stiamo percorrendo.

Ci invita per primo a riflettere su chi siamo, su come stiamo vivendo la nostra vita, sui rapporti che ereditiamo, che stabiliamo, che coltiviamo, le dipendenze e codipendenze, sull’amore e su tutto quello che facciamo per ottenere un po’ di attenzioni della persona amata.

E a coltivare quella che lui chiama “autodipendenza”,dedicandoci tempo per essere in contatti con noi stessi, dimostrandoci per primi l’amore di cui abbiamo bisogno, e partendo da questo amore per noi stessi, incontrando gli altri, senza discriminazioni, e lasciandoci alle spalle tutto ciò che non c’è più.

Poi su dove stiamo andando, sul perchè facciamo le cose, sul senso che diamo a ogni cosa, sul nostro obiettivo finale e anche sull’atteggiamento con cui ci andiamo. Perchè ci sono obbiettivi “ideali” che fanno del male e obbiettivi realistici che ci aiutano ad andare avanti, senza arrendersi, con ottimismo e curiosità. Senza confondere i desideri e le aspettative.

E per finire su con chi ci andiamo, sulle emozioni, sui compagni di strada, sui differenti modi di esprimere amore,  sulle delusioni e sul dolore dell perdite, sulla paura di rimanere soli, sull’inevitabilità dei cambiamenti, sull’intimità e su come crearla e mantenerla…

L’avete letto? Vi è piaciuto? Raccontatemi la vostra esperienza con il libro… vi va?

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Da qualunque disavventura si può trarre un vantaggio (basta avere la pazienza di cercarlo)

la figlia che non ho mai avuto

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Originalmente una frase come “sei il figliio che non ho mai avuto” sarebbe stata detta da una donna che non aveva figli. Qualche anno fa l’ho sentita in un film, detta da una donna ad un amico di suo figlio, che era presente e l’ha rimproverata con un “mamma!!!!”…

lei non sa con chi sta parlando

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Dicono che c’era una volta una flotta della Marina degli Stati Uniti che stava svolgendo esercitazioni navali vicino alla costa di Finisterra (Galicia), e che ci fu una conversazione particolare tra galiziani e americani:

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