le quattro spose

08 Jun 20

Dicono che c’era una volta un re che aveva quattro spose: Lui amava soprattutto la sua ultima moglie, le faceva tanti regali e passava molto tempo con lei, ma amava anche la terza moglie che era quella che aveva più paura di perdere e la seconda che era la sua confidente, ma spesso ignorava la prima.

Era quella che conosceva da più tempo, quella che lo amava di più e che più l’aveva aiutato anche nei momenti bui. Ma con gli anni lui aveva smesso di cercarla o di chiederle aiuto.

Un giorno il re si ammalò, quando si rese conto che non aveva più tanto tempo, si disse “ora ho quattro spose ma quando morirò sarò da solo”. Perciò chiese alla sua quarta moglie “ti ho amato più di quanto abbia mai amato nessun’altra, verresti con me anche in questo ultimo viaggio?” E lai rispose “Stai scherzando, vero? non credo proprio, rispose lei e andò in camera sua a provare dei nuovi vestiti.”

Il re rimase molto male ma fece chiamare la sua terza sposa, “tu sai che ti ho amato tutta la mia vita, verresti con me in questo ultimo viaggio?” e anche lei disse di no, “Non credo proprio, mio re, anche io ti ho amato ma quando morirai mi sposerò di nuovo.”

Il cuore del re sembrò fermarsi davanti a quelle parole. Gli faceva male credere che tutto quello che aveva investito nelle sue mogli fosse perduto. Fece chiamare la sua seconda sposa per farle la stessa domanda, e lei disse “Non è nemmeno possibile, tu sarai morto e io sarò viva. Ma avrai il miglior funerale e sarai bellissimo.”

Allora, mentre piangeva in silenzio, sentì una voce che disse “Io verrò con te, se ancora vuoi la mia compagnia.” Il re guardò e vide la sua prima moglie, era diventata così magra e così denutrita, e si pentì della maggior parte delle sue scelte.

In realtà tutti abbiamo queste quattro mogli, la quarta è il nostro corpo, la terza è la nostra professione, le cose materiali, quel che facciamo per sembrare importanti, la seconda sono la famiglia e gli amici, che sono sempre lì per noi ma…

 La nostra prima sposa è la nostra anima, che spesso ignoriamo per perseguire tutto quello che può darci piacere al di fuori di noi.

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