l’aureola troppo stretta
Dicono che c’era una volta un uomo che aveva un terribile mal di testa che non lo abbandonava un istante. Andò da molti dottori ma nessuno riuscì a capire cosa aveva. Era così disperato che si lasciò convincere di andare da un dottore olistico.
– Dottore, sono anni che mi attanaglia questo mal di testa, potrebbe darmi qualche cosa per farmelo passare?
– Certamente, – rispose il dottore – ma prima ho bisogno di sapere da lei alcune cose! Mi dica, beve molti liquori?
– Liquori? – esclamò l’uomo indignato – Non bevo mai quelle robe del diavolo! Mio padre era un ubriacone debole e inutile. Io ho giurato che non l’avrei mai fatto. Io non bevo e mangio sano, no come tutte quelle persone che trattano il loro corpo come una fogna.
– E fuma? – domandò ancora il dottore.
– Sta scherzando? Trovo il fumo disgustoso! – replicò l’uomo – Non ho mai toccato il tabacco in vita mia! Non sopporto tutte quelle persone che puzzano come camini. Il fumo fa proprio schifo.
– Ancora una domanda, ha delle storielle sentimentali? – chiese ancora il dottore.
– Ma, per chi mi prende? – rispose l’uomo – Esco di casa soltanto per andare a lavorare o in chiesa. Vedo tutta quella gente sempre a ridere in compagnia, mi fanno pena.
– Solo un’ultima domanda, – disse il dottore, – questo dolore è come una fitta acuta e lancinante?
– Esatto! – esclamò l’uomo, – È proprio così, una costante fitta acuta e lancinante! Almeno questo l’ha capito.
– Allora è molto semplice, mio caro signore! – spiegò il dottore, – Il suo problema è che la sua aureola le sta troppo stretta. Non c’è che da allentarla un po’! Viva di più e giudichi di meno, se stesso e gli altri e vedrà che le passa.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)
Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.



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