l’albero dei problemi

Dicono che una volta un contadino assunse un falegname per aggiustare delle cose nella sua cascina, non lo conosceva personalmente ma gli avevano detto in città che era un bravo lavoratore e anche come un tipo onesto. Ma il primo giorno fu un disastro.

La sega elettrica si era fermata a metà lavoro e questo gli aveva fatto perdere delle preziose ore di lavoro, alcuni attrezzi si erano bagnati e rischiavano di arrugginirsi… e, quando si apprestava a tornare a casa, il suo camioncino non voleva collaborare. Il contadino preoccupato si offrì di portarlo a casa e fecero tutto il tragitto in silenzio.

Una volta arrivati, lo invitò a entrare un attimo per conoscere la sua famiglia. Mentre camminavano verso la porta, si fermò alcuni secondi davanti ad un albero tutto attorcigliato, gesticolando come se appendesse delle cose dai suoi rami con entrambe le mani.

Mentre la moglie gli apriva la porta osservai una sorprendente trasformazione. Il suo viso, fino ad un attimo prima stanco e segnato dalla giornata difficile si era rilassato e un sorriso morbido e affabile apparve non appena vide i suoi due bambini. Baciò sua moglie e mi offrirono di cenare con loro.

La cena fu distesa e persino divertente, quando alla fine lo riaccompagnò in macchina, il contadino, passando vicino all’albero ricordò i movimenti di prima e chiese cosa fosse quel rituale a cui aveva assistito in silenzio, e cosa avesse di speciale quell’albero.

─ Ah, si… quello è il mio albero dei problemi, ─ rispose il falegname ─ so che non posso evitare di avere problemi al lavoro, ma una cosa è sicura, non me li porto in casa, quando incontro mia moglie e i miei figli. Prima di entrare li appendo all’albero e li riprendo la mattina seguente quando esco.

─ La cosa divertente è che ─ aggiunse ─ al mattino quando esco a riprenderli, ce ne sono sempre meno di quelli che ho appeso la notte precedente.

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