la farfalla azzurra

14 Jun 21

Dicono che c’era una volta un uomo rimasto vedovo che si trovò da solo a prendersi cura delle sue due figlie, due bambine molto intelligenti e assai curiose, tanto che prima di fare qualsiasi cosa, ponevano mille domande al padre, spesso sembrava si divertissero a metterlo in difficoltà.

L’uomo si rese conto che non aveva tutte le risposte e, credendo di essere lui stesso il problema, decise di mandare le due figlie a vivere per un periodo di tempo insieme ad un suo zio, un saggio eremita, famoso per saper rispondere a ogni domanda, pensando che con lui avrebbero fatto quel che veniva chiesto loro di fare.

Così le due ragazze partirono e, durante il loro soggiorno, come avevano fatto con il padre, ogni volta che veniva loro chiesto di fare qualcosa, ponevano al saggio domande su domande, sulla natura degli uomini e delle donne, sulla psicologia, sulle piante e le bestie, ed ebbero delle risposte soddisfacenti.

Siccome alla fine dovevano fare quel che veniva richiesto e non volevano fare nulla, un giorno la più grande delle sorelle propose alla minore di tendere un tranello all’uomo per sminuirre una volta per tutte la sua saggezza, e liberarsi da tutte le cose da fare, così uscì, catturò una bellissima farfalla azzurra e poi disse alla sorella:

– Questa sarà la nostra arma segreta per ingannare il saggio. Gli chiederemo se la farfalla che è nella mia mano è viva o morta. Se risponderà che è viva, io stringerò la mano per ucciderla. Se risponderà che è morta, aprirò la mano e lei volerà. Qualunque sarà la risposta del saggio, sarà sempre sbagliata.

Quando l’uomo rientrò, e chiese alle ragazze di aiutarlo ad aparecchiare il tavolo, la ragazza chiese:

– Ho una domanda difficile per lei, vediamo se sa la risposta… secondo lei la farfalla che ho nella mia mano, è viva o morta?.

– La domanda non è difficile – disse il saggio senza esitazione – se la farfalla è viva o morta non è un dato di fatto che uno possa sapere o meno, ma qualcosa che dipende da te, dato che la farfalla è nelle tue mani, come la decisione di aiutarmi e fare la tua parte del lavoro della cosa.

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