Io c’è (2018)

14 Feb 25

Questa settimana ho visto per voi un film italiano irreverente e divertente, io c’è, un film irreverente e disperato che può fare ridere, piangere e, sopratutto, riflettere sul ruolo di Dio e della religione nelle nostre vite.

Un uomo che fa fatica a mantenere nel mercato il suo modesto bed and breakfast, cercando continuamente degli espedienti per non pagare le numerose tasse finché non scopre che gli edifici classificati come luoghi di culto sono esentasse e decide di approfittare spudoratamente di questa situazione fondando un nuovo culto, l’ionismo.

Insieme alla sorella e ad un amico scrittore, Massimo stila lo statuto dello Ionismo con tutto quello che serve, regole, simboli sacri, e riti. Questa religione suggerisce l’indipendenza, il viver per sé stessi, seguire la spinta personale, insomma, essere il proprio Dio.

Fino a quando si accorge di quanto sia difficile essere Dio, in certi casi, in qui la responsabilità sia proprio troppa e ci si vorrebbe affidare a qualcuno più grande.

L’avete visto? Vi è piaciuto? Cosa vi ha colpito?

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Jostein GaarderJostein GaarderC'è nessuno?

Una risposta è il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle. Solo una domanda può puntare oltre.

la figlia che non ho mai avuto

la figlia che non ho mai avuto

Originalmente una frase come “sei il figliio che non ho mai avuto” sarebbe stata detta da una donna che non aveva figli. Qualche anno fa l’ho sentita in un film, detta da una donna ad un amico di suo figlio, che era presente e l’ha rimproverata con un “mamma!!!!”…

lei non sa con chi sta parlando

lei non sa con chi sta parlando

Dicono che c’era una volta una flotta della Marina degli Stati Uniti che stava svolgendo esercitazioni navali vicino alla costa di Finisterra (Galicia), e che ci fu una conversazione particolare tra galiziani e americani:

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