il regalo giusto
Dicono che ognuno di noi, quando nasce, riceve un regalo dai propri genitori, insieme alla vita, che a volte è più grande, altre più piccolo, a volte è più bello, altre meno, a volte è più costoso, a volte meno, a volte è più gradito e a volte meno.
Poi, ci sono persone che prendono questo regalo e subito pensano “è proprio quello che volevo, grazie, grazie, grazie”, e vanno in giro con il loro regalo a farlo vedere a tutti, fieri e felici.
Altre persone, quando lo aprono dicono “non era quello che volevo ma, posso aggiustarlo, grazie di cuore”, e vanno in giro cercando di aggiustarlo, di migliorarlo, di adattarlo meglio a come sono fatti, ai loro gusti e ai loro bisogni.
E poi ci sono le persone che quando aprono il regalo dicono “no, no, non è questo quello che volevo, quello che avevo chiesto, quello che meritavo”, e vanno in giro cercando qualcuno che dia loro il loro “vero” regalo, e lo cercano nelle amicizie, nelle coppie, negli insegnanti e nei libri. Ma cercano in vano perchè per avere un nuovo regalo dovrebbero nascere di nuovo.
Alcuni di questi vanno anche dai terapeuti o dai coach a chiedere un nuovo regalo di nascita più adatti a loro. Ma, come abiamo appena detto, questo è impossibile, l’unica cosa che può fare un terapeuta o un coach è aiutarli a capire che il regalo è giusto così com’è, ad apprezzarlo, a ringraziare di averlo ricevuto e ad adattarlo come fanno quelli del secondo gruppo, per poter vivere meglio.
Frutti rossi
Dicono che c’era un piccolo villaggio nato attorno ad un oasi in mezzo al deserto. Era un luogo pacifico, lontano dal mondo, autosuficiente economicamente, e che aveva notizie dal mondo solo nei rari casi in cui arrivava una carovana di mercanti o di esploratori.
le orme di Dio
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
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