il potere della mente
Dicono che c’era uno scienziato che voleva provare una teoria sul potere della mente, aveva bisogno di un voluntario che arrivasse fino alle ultime conseguenze ma era consapevole che era una prova crudele. Alla fine lo trovò, era un condannato a morte che doveva essere giustiziato sulla sedia elettrica.
Lo scienziato propose al condannato una scelta, poteva andare incontro alla sedia elettrica, come previsto, o scegliere una morte più dolce e indolore. Se sceglieva di partecipare alla ricerca, gli avrebbe fatto un piccolo corte nel polso, per farla gocciolare lentamente fino all’ultima goccia. Non gli avrebbe salvato la vita ma non si sarebbe accorto di niente, si sarebbe addormentato, e quando il sangue fosse finito, non si sarebbe svegliato più.
Il condannato accettò perchè morire in questo modo sembrava preferibile alla sedia elettrica e iniziarono con la precedura. Lo sdraiarono in una barella e lo legarono perchè non potesse muoversi. Gli fecero un taglio nel polso, molto superficiale, e misero per terra un vasoietto di metallo nel quale cadevano gocce da una sacca regolabile con una valvola per fargli sentire il rumore.
Il condannato sentiva il rumore delle gocce sul vasoio e credeva fosse il suo sangue. Lo scienziato, senza che il condannato lo sapesse, chiudeva la valvola un po’ alla volta, e lui, sentendo che il flusso si andava affievolendo, iniziò a perdere colore, il suo ritmo cardiaco si accelerò, e faticava persino a respirare.
Fino a quando lo scienziato chiuse completamente la valvola e il condannato ebbe un infarto e morì. Così lo scienziato riuscì a provare il potere della mente sul corpo, che ubbidisce ai comandi, ai pensieri, alle credenze, che siano positive o negative, agendo sia sulla psiche che sull’organismo.
Ogni volta che pensiamo che risuciremo in qualcosa, ogni volta che pensiamo che non riusciremo, ogni volta che ci sentiamo troppo piccoli, ogni volta che ci sentiamo in grado di fare dei cambiamenti, il nostro corpo farà di tutto perchè questi pensieri diventino realtà.
The Shack (2017)
Questa settimana, anche se le feste sono finite, voglio parlarvi di un film “religioso”, un film cristiano, sul dolore, sulla fede e sulle crisi mistiche, sui giudizi e sul perdono, che ci racconta un’idea di Dio come piace a me, dotato di empatia infinita e non selettiva.
Un libro di guarigione (2022)
Questa settimana voglio parlarvi di un libro che ho letto solo oggi anche se ce l’avevo da tempo, un libro di guarigione. Conosco personalmente l’autrice, Gaia Rayneri, e non avrei mai detto che “nascondesse” una storia del genere. L’ho letto, regalato e consigliato a ogni persona con sui ho avuto a che fare in questi giorni. E ora lo consiglio anche a voi, di cuore.
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