il permesso di essere felici (2020)
In questa settimana, in cui stiamo parlando del permesso di essere se stessi, ho pensato di parlarvi dell’ultimo libro di Lucia Giovannini, Il permesso di essere felice. Manuale di spiritualità pratica, in cui si propone un percorso pratico per sbloccare le emozioni limitanti in 12 passi pratici.
Un libro che, secondo la autrice, nasce per accompagnarci mano nella mano in un percorso di immediata applicabilità nella vita quotidiana, che trae ispirazione da diversi insegnamenti. Dentro ci troviamo un condensato di quasi trent’anni della sua esperienza nella relazione di aiuto, delle sue conoscenze, dei suoi studi e delle sue ricerche nell’ambito della spiritualità, della psicologia, del coaching, e soprattutto della sua stessa esperienza di vita.
Inizia con una riflessione sul permesso, chi ce l’ha tolto, o meglio, a chi l’abbiamo delegato, per poi spiegare in cosa consiste la spiritualità pratica, e come funziona la nostra anatomia, il nostro cervello, e come abbiamo a disposizione delle droghe che possiamo creare da soli, le droghe della felicità: dopamina, ossitocina, serotonina ed endorfine.
Poi, per ognuno dei quattro neurotrasmettitori, entra nel dettaglio di come funziona, come può renderci la vita più difficile e allontanarci dalla felicità e come possiamo riprenderci il controllo per riavvicinarci.
L’avete letto? Vi è piaciuto? Raccontatemi la vostra esperienza con il libro… vi va?
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
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