il momento giusto

26 Jul 21

Dicono che c’era una volta un professore universitario molto amato per la comprensione che dimostrava, non solo della sua materia, ma anche del mondo in cui viviamo, che un giorno vide arrivare tardi in classe uno dei suoi allievi preferiti. Era in ritardo e si vedeva che si sentiva in colpa. I compagni lo guardarono malissimo, ma il professore interruppe quel che stava facendo e disse:

– Sapevate che dopo gli attacchi dell’11 settembre, un’azienda che aveva i suoi uffici nel World Trade Center invitò i suoi dirigenti e dipendenti sopravvissuti all’attacco, a condividere le loro esperienze su quel giorno? Chi lo desiderava poteva scrivere in uno spazio condiviso come l’aveva vissuto e come mai non era al lavoro.

Qualcuno era in ritardo perché era il primo giorno di scuola materna del figlio; c’era una donna che aveva ritardato perché la sua sveglia non era suonata in tempo; qualcuno era in ritardo perché è rimasto bloccato sulla strada perchè c’era stato un incidente; qualcun altro sopravvissuto aveva perso l’autobus;
c’era un giovane stagista che si era buttato addosso del cibo e aveva bisogno di tempo per cambiarsi; A qualcuno avevano soffiato il taxi sotto i suoi occhi; a qualcun’altro non era partita la macchina…

– Ma la storia che ha colpito di più è stata quella di un uomo che quella mattina si era messo un paio di scarpe nuove, e poco prima di entrare al lavoro aveva notato che aveva una vescica. Si è fermato in farmacia per un cerotto ed è per questo che oggi è vivo.

– Ognuno di loro, in quel momento, ha maledetto quella circostanza che stava interponendosi fra loro e il lavoro, e si è sentito in colpa. Ma poi, quando tutto è crollato, l’hanno benedetta perchè ha salvato le loro vite.

– Da quando ho letto quello studio, ora, quando rimango bloccato nel traffico, quando perdo un autobus, quando chiunque è in ritardo, penso subito: questo  è il posto esatto in cui devi essere in questo preciso momento, non arrabbiarti o frustrarti. Sei nel posto giusto… al momento giusto.

0 Comments

Submit a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Dr. Wayne W. DyerDr. Wayne W. DyerLe tue zone erronee

Pensa agli altri, ci dice la società. Ama il prossimo tuo, esorta la Chiesa. A quanto pare, nessuno si ricorda mai del "come te stesso". Se è vero che vuoi conseguire la felicità nel presente, proprio questo, invece, dovrai imparare a fare: amare te stesso.

L come libertà (di opinione)

L come libertà (di opinione)

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.

rimedio contro la morte

rimedio contro la morte

Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.