Il manuale di Ornitorianna (2020)
L ‘altro giorno, girando su youtube sono iinciampata nel video del TEDx di Marianna Zanatta, in cui parla del suo metodo e di questo libro, Il Manuale di Ornitorianna (che se ne frega e fa): Spunti e appunti per provare ad ascoltare se stessi e vivere (più) felici, e l’ho adorato.
Mi ha convinta già dall’introduzione in cui spiega perchè ha deciso di scrivere anche perchè sono le stesse ragioni perchè sono molto simili alle mie, perciò vi riporto un pezzettino:
1. per egoismo: scrivere ripercorrendo il mio percorso è terapeutico, aiuta me a fare altri passi di consapevolezza. E ogni passo mi aiuta a essere più felice.
2. per altruismo: ho quarant’anni (da un po’) e ci ho messo tanto a capire certe cose importanti, di me stessa prima, e della vita poi. Ho l’ambizione che Ornitorianna possa aiutare qualcuno ad arrivarci in autonomia prima dei quaranta; e qualcuno meno giovane a capire che siamo sempre in tempo per modificare invertire la rotta. Del resto c’è una verità che vale per tutti, sempre: abbiamo una vita sola. Una considerazione banale? Non ne sarei così sicura…
3. per fare: perché ce l’ho in testa da un sacco di tempo, e che paladina del fare sarei se lo lasciassi nel cassetto?
Se non l’avete letto ve lo consiglio sinceramente, leggetelo e ditemi cosa ne pensate, vi va?
la figlia che non ho mai avuto
Originalmente una frase come “sei il figliio che non ho mai avuto” sarebbe stata detta da una donna che non aveva figli. Qualche anno fa l’ho sentita in un film, detta da una donna ad un amico di suo figlio, che era presente e l’ha rimproverata con un “mamma!!!!”…
lei non sa con chi sta parlando
Dicono che c’era una volta una flotta della Marina degli Stati Uniti che stava svolgendo esercitazioni navali vicino alla costa di Finisterra (Galicia), e che ci fu una conversazione particolare tra galiziani e americani:



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