il corvo e la strega

30 May 22

Dicono che c’era una volta una strega che stava raccogliendo erbe per le sue pozioni nella foresta quando vide un corvo triste che piangeva fra gli alberi. Intenerita gli chiese perchè era così infelice.

– Sono l’animale più brutto e più inutile, nessuno mi apprezzerà mai. -disse il corvo senza smettere di piangere- sono molto sfortunato…   
    – Inutile? Non mi sembra, -disse la strega- ma mi stai simpatico e voglio aiutarti, cosa vorresti diventare?
    – Non lo so, un cigno? -disse timidamente il corvo- credo che i cigni sono gli uccelli più belli e felici al mondo.
    – Se vuoi, posso farti diventare un’altro animale, ma per essere sicuri della scelta, vai a parlare con il cigno per vedere se lui è felice.

Il corvo accettò e andò a parlare con il cigno nello stagno… gli spiegò quello che pensava e gli chiese se era felice.
   
– Io, magari! Non credo di essere bello, non ho nemmeno colori, non credo che ti convenga essere come me, se io potessi scegliere vorrei essere un papagallo.

Il corvo decise allora di cercare un papagallo e quando lo trovò gli disse tutto della sua tristezza e delle sue conversazioni con la strega e il cigno, e gli chiese se era felice.
   
– Io? felice? in realtà non tanto, ho sempre paura che qualcuno voglia prendermi e ingabbiarmi per farmi parlare come loro, se io potessi scegliere vorrei essere un pavone, loro si sono felici, liberi di camminare e ammirati da tutti.

Il corvo ormai stava iniziando a capire quel che intendeva la strega, ma andò dal pavone e gli raccontò tutte le conversazioni, e gli chiese se era felice.
    – Felice? Io? -rispose triste il pavone- non proprio, devo sempre farmi vedere come gli altri vogliono vedermi, e a volte persino mi strappano le piume per decorare le loro case, se potessi scegliere vorrei essere un corvo come te, nero, per poter nascondermi e vivere in pace.

Il corvo tornò dalla strega e le disse che aveva capito, che non voleva cambiare e si offrì per accompagnarla e aiutarla, ad aiutarle altri, così non si sarebbe sentito più inutile.

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Non puoi evitare che tristezza e paura ti volino attorno; quello che puoi evitare è che si costruiscano un nido nella tua testa.

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