il clonatore
Dicono che c’era una volta un grande scienziato specializzato nella clonazione, Iniziò con piccoli animali per poi osare con animali sempre più grandi, anche se il suo obbiettivo era sempre arrivare a clonare un uomo.
Sapeva riprodurre gli umani in maniera così perfetta che per molti era quasi impossibile siatinguere gli originali delle copie. Un giorno venne a sapere che l’angelo della morte lo stava cercando e, per sfuggire dal suo terribile destino decise di fare diei copie esatte di se stesso.
Infatti, il trucco funzionò e quando l’angelo della morte lo trovò, insieme al suo seguito, nemmeno lui potè distinguerli. Li osservò per un po’ ma, siccome non poteva capire chi era quello vero, decise di andare via per capire meglio come procedere.
Ma l’angelo giurò che sarebbe tornato presto. Infatti, la tregua non durò molto tempo perchè essendo un esperto di anime umane, gli venne in mente una strategia ingegnosa per scoprirlo.
La seconda volta che l’angelo della morte li visitò si mise a guardarli uno per uno e a parlare di quanto fosse difficile riconoscerli, parlava dei dettagli fisici, dei movimenti, dei gesti, descriveva con ammirazione che bel lavoro aveva fatto lo sicenziato.
– Bisogna riconoscere che sei stato proprio bravo a creare questi cloni così perfetti -disse, e sembrava stesse per arrendersi di nuovo, ma poi aggiunse- mi avevi quasi ingannato ma hai commesso un piccolissimo errore, le tue copie hanno un minuscolo diffetto…- aggiunse e aspettò.
L’ego dello scienziato iniziò a bollire dentro la sua testa fino a quando non potè impedire di parlare:
– Impossibile! -disse- Quale?
– Questo -disse l’angelo e guardandolo negli occhi si portò via la sua anima- proprio qui, non è nei cloni ma nel clonatore…
The Shack (2017)
Questa settimana, anche se le feste sono finite, voglio parlarvi di un film “religioso”, un film cristiano, sul dolore, sulla fede e sulle crisi mistiche, sui giudizi e sul perdono, che ci racconta un’idea di Dio come piace a me, dotato di empatia infinita e non selettiva.
Un libro di guarigione (2022)
Questa settimana voglio parlarvi di un libro che ho letto solo oggi anche se ce l’avevo da tempo, un libro di guarigione. Conosco personalmente l’autrice, Gaia Rayneri, e non avrei mai detto che “nascondesse” una storia del genere. L’ho letto, regalato e consigliato a ogni persona con sui ho avuto a che fare in questi giorni. E ora lo consiglio anche a voi, di cuore.
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