Frutti rossi

27 Jan 25

Dicono che c’era un piccolo villaggio nato attorno ad un oasi in mezzo al deserto. Era un luogo pacifico, lontano dal mondo, autosuficiente economicamente, e che aveva notizie dal mondo solo nei rari casi in cui arrivava una carovana di mercanti o di esploratori.

Nel villaggio era cresciutto un ragazzo che, stanco di quella vita, e convinto di meritare qualcosa di più grande, vario e interessante, decise di andare a cercare fortuna nella cittadina più vicina. Prima vendete o regalò tutto quello che avevva, poi si procurò il necessario, disse a tutti che partiva perchè era destinato a grandi cose e partì.

Dovete attraversare il deserto, il sole e il caldo erano peggio di come li avesse immaginato, ma dopo qualche giorno avvistò la cittadina e, per sua fortuna, era giorno di mercato.

Vide dei bei frutti rossi, brillanti, pensò che dovevano essere dolcissimi e ne comprò un chilo. Poi cercò un posto all’ombra e si sedete pronto a mangiarseli tutti.

Quando diede il primo morso al primo frutto e si accorse che non erano dolci fu sorpreso ma lo devorò perché era affamato e assetato. Per sua sorpresa, dopo che mangiò i primi due frutti, iniziò a sentire in bocca un calore ancora più forte di quello che sentiva fuori.

Il ragazzo era perplesso ma continuò a mangiare i frutti del suo sacchetto, sentendosi sempre più accaldato e assetato, ma non si fermava. Stava iniziando a diventare paonazzo in volto e a piangere lacrime bollenti quando un signore che passava gli chiese:

– Ma, ragazzo, sei matto? Cosa fai qui all’ombra, a mangiare peperoncini come se non ci fosse un domani, non vedi che ti fanno male?

E lui, con la faccia da cane bastonato, pentendosi di essere uscito dal suo villaggio ma consapevole che non sarebbe mai potuto tornare rispose:

– Non sono i peperoncini, signore, che mi sto mangiando. È tutto il mio investimento, i miei sogni infranti, la mia delusione e la mia frustrazione, ma le devo mangiare perchè è tutto quello che ho.

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