finisci la frase
Una delle cose che dico più spesso, al lavoro ma non solo, è “per favore, finisci la frase”. È una di quelle cose che sembrano ovvie ma che hanno un valore enorme perchè non finire le frasi è una delle abitudini più deleterie che esistano. Ed è qualcosa che normalmente non notiamo, abituati come siamo alla fretta e alla disattenzione.
Spesso parliamo così. Diciamo “sarebbe meglio che…” e poi cerchiamo andiamo avanti col discorso senza finire la prima frase. Diciamo “Se faccio così poi potrebbe succedere che…” o “mi spaventa che…” ma sono pezzi di pensiero in mezzo ad un turbinio di altri pensieri che difficilmente portano a nessuna parte. Ma ci allontanano dalla realtà. E, allontanandoci, ci rendono impotenti e frustrati.
E non ci rendiamo nemmeno conto. Sorvoliamo la vita da una tale distanza e ad una tale velocità che non possiamo vedere nessun dettaglio, e senza dettagli, non possiamo comprendere cosa stiamo facendo, dove stiamo andando o perchè.
La buona notizia è che esiste un modo molto semplice per tornare a vedere la realtà. Semplicemente finire le frasi, rallentare il discorso e prestare attenzione ai nostri pensieri. Una frase alla volta, a piccoli passi.
Ed è anche un buon modo per comunicare meglio, per poter sfruttare al massimo la possibilità di collaborare e di creare sinergie.
A me funziona alla grande, e da molte soddisfazioni… volete dirmi se funziona anche a voi?
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)
Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
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