Eterno amore (2019)

21 Jun 19

A Pasqua, al corso, tutti parlavano del romanzo di Igor Sibaldi, Eterno Amore, del fatto che è un romanzo, dell’argomento della resurrezione, e che supponeva un particolare tuffo nel romanticismo e nel mistero.

È un romanzo intenso e delicato, che racconta della vita del protagonista, che ha tanto in comune con il proprio Sibaldi, padre italiano madre russa, un po’ fuori posto ovunque. Altre completamente diverse, il mestiere di psicoanalista e la famiglia, exmoglie e figlie.

Racconta la sua vita dalle curiosità e perplessità dell’adolescenza, dalle incomprensioni col mondo e particolarmente con i genitori, e dalle prime avventure sessuali e amorose, con annesse decisioni di cui ci si pente…

 Fino a quando, sessantenne sente che gli manca qualcosa. Capisce che quel senso di vuoto è collegato a Tanja, il suo primo grande amore, perciò si mette sulle sue tracce nella speranza di rivederla, finchè scopre che è morta.

Ma questo, invece di fermarlo, lo sprona a fare un viaggio mistico e che lo porta verso la capacità di ridisegnare la propria concezione del tempo e dello spazio, scoprendo dimensioni straordinarie.

E ci svela che la morte non è un limite, se la nostra mente sa come varcarlo.

“Facciamo un patto. Quando sei triste tu, io ti tolgo il velo di tristezza. Quando sono triste io, tu fai lo stesso. D’accordo? Non scordarlo.” Annuì. E guardò dal finestrino. “E quando uno dei due muore l’altro lo tira fuori. Per sempre.”

L’avete letto? Vi è piaciuto? Raccontatemi la vostra esperienza con il libro… vi va?

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