Eros e amore (2017)

Oggi voglio parlare di un libro di Igor Sibaldi, Eros e amore, che, chiaramente mi ha sempre attirata particolarmente per il nome, e che non mi ha delusa nemmeno per un minuto, nemmeno per un paragrafo, perchè quell’uomo ha una capacità di usare le parole nel modo che più ammiro, per confrontare e aprire delle nuove possibilità dove tutto sembrava scritto sulla pietra.

In questo libro ci parla dell’amore, della parola amore, una parola vaga e che può significare tante cose perciò molto debole, nella comunicazione. Una parola che usiamo per dire amo gli spaghetti, amo mio marito, e a volte persino amo mio padre o mio figlio. Ma che, nel suo senso originario definisce un rapporto a due, speciale, unico e molto limitante. Infatti, ci spiega come la nostra percezione viene condizionata dalla froma in cui la nostra cultura definisce e utilizza questo termine.

Passando da Platone, Socrate, Aristotele, Dante, Shakaspeare, miti di diverse tradizioni, e soprattutto la bibbia e altri testi sacri, ci fa vedere come l’eros è condannato dalla società perchè è qualcosa di individuale che non può essere permesso, non solo dalla chiesa, ma dal sistema in generale, per una questione di potere, perchè rende invincibili i folli che non sono abbastanza razionali. Di una razionalità che pone l’attenzione solo in quello che può calcolare quasi a livello scientifico e annienta qualsiasi altro pensiero.

Ma anche delle altre parole che potrebbero esprimere altre modalità di sentimenti “simili” come eros, agape, sesso, che sono state ignorate, nascoste o persino condannate in tante storie, facendone passare i loro cultori per maligni diavolici e pericolosissimi terroristi. E, infatti, il libro si chiama Eros e amore perchè è un’incitazione alla ribellione, come tutti i suoi libri, e alla scoperta di quelle emozioni che il nostro linguaggio ha reso meno automatiche ma che ci possono rendere più forti.

L’avete letto? Vi è piaciuto? Raccontatemi la vostra esperienza con il libro… vi va?

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