E noi come stronzi rimanemmo a guardare (2021)
Questa settimana ho visto un’altro film italiano degli ultimi anni, E noi come stronzi rimanemmo a guardare, con un grandioso Fabio de Luigi, che vive una disavvenutura dopo l’altra in un mondo futurista poco lontano dalla nostra realtà.
Racconta la storia di Arturo, un manager innovativo e ottimista con una fidanzata e una vita fatta di lavoro e piaceri fino a quando, in un mondo in cui gli algoritmi hanno sempre più potere nel mondo, viene lasciato dalla donna e licenziato dallo stesso algoritmo che ha voluto inserire nella sua azienda e la sua vita cambia completamente.
Da lì in avanti non farà più niente se non tramite il telefono, lavorare, trovare un coinquillino, e persino l’anima gemella, un ologramma con una settimana di prova gratuita per invogliarlo a comprare. Oltre alle aventure, molto interessante la riflessione finale in cui il proprietario degli ologrammi, che si presenta sempre come l’amico che ha avuto un idea per semplificare e migliorare la tua vita, ammette di fare tutto per i soldi, e di non sentirsi in colpa perchè gliel’abbiamo permesso noi.
L’avete visto? Se si, ditemi cosa vi ha colpito, se no… ve lo consiglio di cuore, guardatelo e ditemi la vostra opinione, vi va?
The Shack (2017)
Questa settimana, anche se le feste sono finite, voglio parlarvi di un film “religioso”, un film cristiano, sul dolore, sulla fede e sulle crisi mistiche, sui giudizi e sul perdono, che ci racconta un’idea di Dio come piace a me, dotato di empatia infinita e non selettiva.
Un libro di guarigione (2022)
Questa settimana voglio parlarvi di un libro che ho letto solo oggi anche se ce l’avevo da tempo, un libro di guarigione. Conosco personalmente l’autrice, Gaia Rayneri, e non avrei mai detto che “nascondesse” una storia del genere. L’ho letto, regalato e consigliato a ogni persona con sui ho avuto a che fare in questi giorni. E ora lo consiglio anche a voi, di cuore.
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