Downsizing – Vivere alla grande (2017)

Oggi voglio parlare di un film che ho atteso con grande desiderio per mesi, Downsizing – Vivere alla grande, una invenzione scentifica che promette di cambiare tutto ma, chiaramente, un po’ come nella storia del vecchietto seduto alle porte del paesello, non cambia nulla… un discorso sulle dimensioni, sulle cose importanti e sulle decisioni sulla propria vita.

Racconta la storia di una scoperta scientifica revoluzionaria, uno scienzato preoccupato per il futuro del genere umano e delle risorse del pianeta, inventa un sistema per “ridurre” il problema, ridimensionando le persone, facendole diventare alte 12 cm, lo prova per primo su se stesso, sua moglie e alcuni collaboratori. E poi lo offre a tutta l’umanità nella speranza di ridimensionare tutti gli abitanti del pianeta e così fermare l’estinzione della specie.

Negli anni si creano delle piccole città, in cui abitano questi uomini “mini”, in case proporzionalmente gigantesche, con tutte le comodità e una vita semplificata. Un giovane entusiasta e sua moglie accettano la sfida un po’ per i racconti di alcuni vecchi amici che l’avevano già fatto e un po’ perchè il loro patrimonio nel mondo reale avrebbe un valore molto maggiore nel mondo dei mini. Anche se la mamma di lei vede questa cosa come un gesto di abbandono nei suoi confronti e non parla più a sua figlia.

Quello che mi ha colpito di più è come questa metafora rifletta fedelmente:

  • i due mondi che convivono, quello dei grandi e quello dei mini, come si sentono diversi anche se condividono il pianeta (o il pulman), e come danno per scontato che tutti i membri del proprio “mondo” siano uguali. A volte il protagonista si sente l’unico diverso, come se fossero uguali “tutti tranne lui”,
  • le diverse motivazioni, per alcuni sono altruistiche, salvare il pianeta, e per altri solo edonistiche, sfruttare meglio le risorse, i soldi, e vivere nella ricchezza moltiplicata… perciò ognuno vive la sua vita, anche dopo il ridimensionamente, un po’ come faceva prima, c’è chi vive spensieratamente, chi si preoccupa per tutti e chi solo per se stesso
  • come è quello che facciamo quello che da senso alla nostra esistenza, non quello che pensiamo o quello che diciamo, non quello che promettiamo, non quello che ci succede.
  • ma soprattutto, come fare cose grandi (come salvare l’umanità) può essere bellissimo, ma anche fare cose piccole (per singole piccole persone). Entrambe le opzioni sono ugualmente valide e ammirevoli.

L’avete visto? Vi è piaciuto? Cosa vi ha colpito di più?

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