Conosci e usa l’enneagramma (2018)
Chi mi conosce sa che da quando ho scoperto l’enneagramma è diventato uno dei miei argomenti preferiti, questa settimana ho letto un libro in italiano di cui voglio parlarvi perchè mi è piaciuto molto: Conosci e usa l’Enneagramma: Scopri il tuo carattere e liberati da ciò che non sei di Alessandro d’Orlando.
Quello che mi ha fatto scegliere di parlarvi è l’approccio che ha verso l’enneagramma, non come un insieme di ettichette che ci condannano, ma più come unsa serie di caselle di un gioco, tra le quali ci possiamo spostare, muovere, nel bene e nel male.
Ci racconta gli enneatipi come “vestiti” o “maschere” che ci siamo fatti da bambini per difenderci dal modo in cui il mondo esterno ci trattava e che abbiamo portato per tutta o la maggior parte della nostra vita. In molte o poche situazioni è stato utile ma, se siamo curiosi di questo tipo di conoscenze è perchè abbiamo capito che a volte questa “maschera” ci fa più male che bene.
In questa ottica, il proprio enneatipo diventa solo un “modo di porsi”, ad un insieme di automatismi, con i suoi lati luminosi, le sue capacità, e quelli più bui, le sue difficoltà. E con delle situazioni in cui è adeguato e altre in cui è molto poco funzionale. Ognuno ha allenato o usato più volte uno di questi “modi”. Quando ci accorgiamo, quando diventiamo consapevoli di “non essere” il nostro enneatipo, di “poter rispondere” in modo diverso, possiamo diventare più forti e stare meglio con noi stessi e con gli altri.
Lo avete letto? Cosa ne pensate?… Aspetto i vostri commenti…
la figlia che non ho mai avuto
Originalmente una frase come “sei il figliio che non ho mai avuto” sarebbe stata detta da una donna che non aveva figli. Qualche anno fa l’ho sentita in un film, detta da una donna ad un amico di suo figlio, che era presente e l’ha rimproverata con un “mamma!!!!”…
lei non sa con chi sta parlando
Dicono che c’era una volta una flotta della Marina degli Stati Uniti che stava svolgendo esercitazioni navali vicino alla costa di Finisterra (Galicia), e che ci fu una conversazione particolare tra galiziani e americani:



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