Come un gatto in tangenziale (2017)
Oggi voglio parlarvi di un altro film con la Cortellesi, delizioso e divertente, che ho visto su Netflix, Come un gatto in tangenziale, un film sulle differenze culturali non solo fra persone che provengono da posti diversi e da culture diverse, ma da classi sociali diverse.
Perchè ultimamente si sente spesso parlare delle differenze culturali come uno dei problemi legati alla globalizzazione e alla contaminazione culturale, ma non dobbiamo dimenticare le differenze legate al potere di acquisto, alle abitudini, alle aspettative e alle opzioni che ognuno si può permettere che sono sempre esistite e non sono mai sparite.
Credo sia una bellissima riflessione proprio su queste differenze e la diffidenza con cui normalmente vanno affrontate. I “ricchi” che guardano dall’alto in basso quelli delle periferie, e quelli delle periferie che guardano con sospetto quelli dei quartieri alti, in entrambi i casi perchè sono tutti dei ladri.
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
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