Come Parlare Perché i Bambini ti Ascoltino (1980)
In questi giorni ho letto il libro di Adele Faber ed Elaine Mazlish esperte in comunicazione intergenerazionale, Come Parlare Perché i Bambini ti Ascoltino & Come Ascoltare Perché ti Parlino, secondo le autrici, La Bibbia dei genitori, scritta dopo i feedback ottenuti negli ultimi anni dai lettori e dai frequentatori dei loro seminari sulla comunicazione efficace con i loro figli.
In questo manuale longseller, che unisce testo e apparato grafico, e che viene arricchito di questionari, vignette, schemi ed esempi, le autrici rivedono i loro consigli alla luce di come stanno crescendo le nuove generazioni di «nativi digitali» che pongono inedite sfide a chi si occupa di loro.
Questo classico della pedagogia, punto di riferimento sicuro e aggiornato per tutte le questioni educative che si pongono nella vita quotidiana, vi insegnerà tra l’altro a:
- gestire rabbia, frustrazione, delusione e altre emozioni negative dei bambini, e anche quelle nostre come genitori, comprendendo che le emozioni sono rispettabili e accettabili e non qualcosa da nascondere;
- stabilire regole ferme (e farle rispettare) con la colaborazione dei bambini, dando loro delle responsabilità e sfide adeguate alla loro età;
- trovare alternative efficaci alle punizioni, che in fondo non sono mai servite a nulla, basta ricordare gli effetti che ebbero con noi quando a punirci erano i nostri genitori;
- guadagnare la collaborazione attiva dei più piccoli, sfruttare la loro creatività, la loro volontà e la loro iniziativa;
- risolvere i conflitti familiari, usando tecnice di mediazione come quelle che potremo usare per risolvere i conflitti fra adulti, invece di cercare sempre di imporci.
L’avete letto? Vi è piaciuto? Raccontatemi la vostra esperienza con il libro… vi va?
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
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