Basta con queste ca**ate (2020)
Questa settimana voglio parlarvi del secondo libro Gary John Bishop che ho trovato, Basta con queste ca**ate. Come smettere di raccontarsi palle e godersi di più la vita, un invito a scoprire i tre pensieri che ci sabottano dal profondo del nostro inconscio e come sconfingerli.
Ci racconta come, da bambini, da ragazzi, abbiamo tratto delle conclusioni, su di noi stessi, sugli altri e sul mondo che ci circonda che nascondiamo così in fondo alla nostra mente e non andiamo più a rivederle. Alcune di queste conclusioni ci fanno sentire piccoli e sbagliati, e facciamo di tutto per nascondere le parti di noi che abbiamo concluso che sono inaccettabili.
E, se non ci fermiamo a pensarci, è facile andare avanti così, per anni per tutta la vita, a trovare persone e situazioni che ci facciano confermare quelle conclusioni, e usare tutto il nostro tempo e le nostre energie per nasconderci invece che per smentirle e diventare grandi.
Ci invita, pero, a smettere di vivere la nostra vita orientati al passato, come bambini piccoli e spaventati attenti a non ripetere gli stessi errori, e a viverla pensando al futuro, a quello che vorremmo o potremmo diventare. Usando la nostra immaginazione come gli sceneggiatori di Star Trek, per immaginare cose mai viste, per immaginare come costruirle e come diventare quello che vogliamo.
Perchè, quando conosciamo le nostre personalissime conclusioni, possiamo trovare dentro di noi la nostra vera essenza e tirarla fuori come Michelangelo con il suo Davide. Lavorando per una visione e liberarci dai condizionamenti che ci siamo costruiti per sopravvivere.
Chiaramente, dobbiamo partire dal punto in cui siamo, con le sue luci e le sue ombre, accettando tutto, anche le nostre cazzate, anche le cose che non ci piacciono, di noi, degli altri e del mondo, per poi ridirezionare la nostra attenzione e progettare la vita che vogliamo.
Perchè gli esseri umani sono opere in divenire, in continua evoluzione, ci sono sempre nuovi livelli di efficacia e di vitalità da raggiungere ed esplorare. E ogni giorno della nostra vita o possiamo farci catturare da questo compito, oppure arrenderci, nasconderci dietro le nostre lagne e valanghe di ca**ate.
The Shack (2017)
Questa settimana, anche se le feste sono finite, voglio parlarvi di un film “religioso”, un film cristiano, sul dolore, sulla fede e sulle crisi mistiche, sui giudizi e sul perdono, che ci racconta un’idea di Dio come piace a me, dotato di empatia infinita e non selettiva.
Un libro di guarigione (2022)
Questa settimana voglio parlarvi di un libro che ho letto solo oggi anche se ce l’avevo da tempo, un libro di guarigione. Conosco personalmente l’autrice, Gaia Rayneri, e non avrei mai detto che “nascondesse” una storia del genere. L’ho letto, regalato e consigliato a ogni persona con sui ho avuto a che fare in questi giorni. E ora lo consiglio anche a voi, di cuore.
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