Al di là dei sogni (1998)

13 Sep 18

É da un po’ che non parlo di film di Robin Williams, perciò oggi voglio parlarvi di un’altro film molto vecchio, Al di là dei sogni. Una storia sulla vita e la morte, sull’amore che dura persino dopo la morte, sulla mancanza che rende impossibile andare avanti e sul coraggio che porta a fare qualsiasi cosa per ritrovare l’essere amato.

Una storia di dolore e di disperazione, ma anche di come entrambe le cose si possano superare, per amore. Una storia sugli esseri che amiamo, i figli, gli animali di compagnia, la propria anima gemella. Di come la loro compagnia rende la nostra vita migliore, più luminosa e più bella, a volte arrivando fino a creare una specie di dipendenza.

Ma anche la propria morte, la propria esistenza, e lo spazio che lasciamo in coloro che rimangono in dietro, coloro che abbiamo amato e che hanno amato noi. Che, per come la racconta l’autore, vediamo soffrire senza poter farci niente, perchè in mondi diversi che non possono comunicare come siamo abituati a comunicare. Finchè non ci si ritrova, se lo si desidera così tanto da non arrendersi mai. Perchè, in fondo, non c’è nessuna forza più potente dell’amore.

Una storia sulla morte e quello che c’è dopo, sul paradiso e i suoi colori, sull’inferno e il suo immaginario. Un paradiso personale e dipinto come un sogno, con dei colori meravigliosi e delle pennellate surrealiste e piene di emotività. Una storia sulla strada che si percorre dopo la morte, da dove siamo adesso a dove andremo a finire…

Lo avete visto? Vi è piaciuto? Se no, ve lo consiglio…

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