A good person (2023)
Questa settimana ho visto A good person, un film molto particolare, crudo e credibile, sul valore della vita e sul bisogno di trovare, quando qualcosa di terribile succede, un colpevole da odiare per sentirci meglio, da punire, anche se questo non ci fa stare meglio.
Una storia d’amore bellissima, una coppia di giovani che sta per sposarsi, un viaggio in macchina in famiglia, e un incidente che cambia tutto. Due morti, due famiglie distrutte, ma soprattutto quel senso di ingiustizia e quel desiderio di vendetta.
Una storia su tutte le emozioni che possono seguire una situazione come questa in ogni persona coinvolta, sul dolore, la rabbia e il desiderio di normalità dei famigliari dei morti, sulla tristezza il senso di colpa, la frustrazione e il conflitto fra il desiderio di essere esonerata dalla colpa e allo stesso tempo punita della ragazza che guidava, e su come la compassione e il perdono siano le uniche strategie che possono alleviare o almeno non aumentare il dolore.
L’avete visto? Vi è piaciuto? Cosa vi ha colpito?
la figlia che non ho mai avuto
Originalmente una frase come “sei il figliio che non ho mai avuto” sarebbe stata detta da una donna che non aveva figli. Qualche anno fa l’ho sentita in un film, detta da una donna ad un amico di suo figlio, che era presente e l’ha rimproverata con un “mamma!!!!”…
lei non sa con chi sta parlando
Dicono che c’era una volta una flotta della Marina degli Stati Uniti che stava svolgendo esercitazioni navali vicino alla costa di Finisterra (Galicia), e che ci fu una conversazione particolare tra galiziani e americani:



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