Chi siamo?

L’Associazione “Rispettando San Salvario” è attiva dal 2010 sul territorio della Città di Torino, per iniziativa di un gruppo di persone residenti nel quartiere e, insieme ad altre Associazioni e Comitati torinesi ha costituito un Coordinamento cittadino. Il fine comune alla base della nascita di così numerosi movimenti di cittadini è la TUTELA DELLA SALUTE dall’INQUINAMENTO ACUSTICO, a cui sono strettamente collegati la RICHIESTA DI LEGALITÀ che nasce sia dal ritardo delle Istituzioni nazionali e locali nel recepire e trasformare in regole rispettate le Leggi Comunitarie, sia dalla disattenzione nei confronti dei danni provocati dall’inquinamento acustico specie notturno, sia dalla linea politica diffusa nel nostro Paese di privilegiare la creazione di posti di lavoro anche a scapito della salute dei lavoratori stessi e dei cittadini in genere.

I numerosi cittadini italiani che fanno riferimento alla nostra Associazione soffrono di un tipo particolare di Inquinamento Acustico, indotto dalle modalità di gestione della cosiddetta “movida”: in Italia il divertimento giovanile notturno è stato organizzato prevalentemente in quartieri residenziali nel cuore delle città, fittamente abitati, con edifici storici senza le moderne tecnologie di isolamento acustico; sovente le vie sono strette e fanno da cassa di risonanza amplificando il livello del rumore antropico e degli impianti di diffusione musicale posti all’interno e all’esterno dei locali, fino a superare 70 dB e in alcuni casi i 100 dB.

La motivazione iniziale è stata l’esperienza traumatica di trovarsi assediati dal rumore nell’intimità delle proprie case e provati della libertà personale: non poter più scegliere liberamente come trascorrere le ore serali, né a che ora andare a dormire, ma dover subire scelte di altri, che valicano, annullano il confine fra pubblico e privato. Tutto ciò è possibile solo in un paese in cui fossero smarriti i riferimenti essenziali, basati sulla convivenza civile e democratica. Pertanto l’impegno si è esteso ai molteplici aspetti dell’illegalità in Italia. Chi soggiorni all’estero può rendersi conto della differenza rispetto ad altri paesi, dove il senso di libertà e sicurezza nasce dalla reciproca fiducia nel rispetto condiviso della legge e dei canoni di comportamento individuali e sociali. Lo Statuto dell’associazione, pertanto, richiama, oltre alle criticità legate alla malamovida, quelle relativa all’inquinamento ambientale, la gestione equilibrata del territorio, la democraticità del sistema politico, l’influenza dei poteri economici sulla politica, la corruzione, ecc.

Sin dall’inizio “Rispettando San Salvario”, con iniziative autonome o coordinate con le altre Associazioni, ha svolto la sua attività in diverse direzioni:

1. ACQUISIZIONE CONOSCENZE SPECIFICHE SUI SEGUENTI TEMI:

Ampliamento e approfondimento delle conoscenze scientifiche sul tema dell’inquinamento acustico e delle sue conseguenze sulla salute e ampliamento e approfondimento delle conoscenze della legislazione europea, nazionale, regionale e comunale e costruzione di un Archivio di documentazione delle conoscenze acquisite e partecipazione ai Convegni annuali dell’AIA (Associazione Italiana di Acustica) e altri enti o associazioni.

2. COSTRUZIONE DI UN RAPPORTO DI INTERLOCUZIONE E COLLABORAZIONE CON LE ISTITUZIONI LOCALI

  • Conoscenza delle regole e delle tecniche necessarie a superare le barriere burocratiche e la distanza che separa le Istituzioni dai comuni cittadini.
  • Ricerca di interlocutori qualificati e disposti ad ascoltare le richieste avanzate dai cittadini.
  • Diffusione delle conoscenze sull’inquinamento acustico, conseguenze e modalità di contrasto.
  • Richieste, raramente soddisfatte, di “Audizione” su temi e proposte del Comune e dell’Associazione.

3. RAPPORTO COL TERRITORIO E I CITTADINI CHE VI ABITANO

  • Costruzione di rapporti di fiducia con i residenti, specie quelli colpiti dall’inquinamento acustico, con particolare attenzione agli anziani, alle famiglie con bambini, ai malati, alle persone sole.
  • Ascolto delle persone.
  • Diffusione delle conoscenze utili.
  • Assistenza nelle relazioni burocratiche: segnalazioni e esposti alle Autorità competenti, pratiche di Accesso agli Atti pubblici, ecc.

Finora le risposte dell’Amministrazione Comunale sono state assenti o desolatamente inadeguate.

La vita dei residenti nel quartiere di San Salvario, come nelle altre zone di movida di Torino e di tutte le altre città italiane, è ormai ben al di sotto dei normali standard di vivibilità. In particolare si stanno diffondendo sempre di più problemi di salute che riguardano persone di ogni età: dai bambini che si addormentano sui banchi di scuola per le insufficienti ore di sonno e manifestano il loro disagio con nervosismi e difficoltà di concentrazione; agli anziani che oltre ai problemi dell’età declinante devono sopportare i disagi della mancanza di riposo. Tutti noi soffriamo di irritabilità, inefficienza sul lavoro, allentamento di presa diretta sulla realtà, a cui si aggiungono per molti vere e proprie patologie che richiedono cure neurologiche e/o psichiatriche e anche patologie di varia natura determinate dall’impossibilità di fruire di un sonno regolare e profondo. Siamo in possesso di certificati medici che attestano queste patologie, a fronte di un numero sicuramente superiore di persone che denunciano sintomi analoghi senza ricorrere a cure mediche, spesso per motivi economici.

Le notizie che ci giungono da tutte le città con cui siamo in collegamento sono dello stesso tenore e denunciano una situazione generale sempre più compromessa: anche il rapporto di fiducia nelle Istituzioni appare sempre più difficile e desta preoccupazioni di ordine pubblico. La politica del “lasciar fare” e tollerare le ripetute violazioni delle leggi crea un clima di illegalità diffusa che favorisce l’estendersi delle cosiddette “zone franche” dove tutto è permesso senza che le Forze dell’Ordine intervengano in modo efficace.

  • Presidente: dott. Rosario Porrovecchio.
  • Vicepresidente: sig. Dominico Civita.
  • Segretario e Tesoriere: dott. Riccardo Tassone.