vedere il karma
Dicono che c’era una volta, un saggio indiano famoso perchè poteva guarire chiunque da qualsiasi malattia con le sue mani e le sue preghiere. Da lui arrivavano persone ricche, povere, vecchie, giovani, e persino mamme con piccoli bambini. Ma non tutti guarivano, solo i più “meritevoli”, si diceva.
Una volta, arrivarono da lui una giovane vedova con un figlio molto piccolo e molto malato, si vedeva nei loro visi il dolore e la tristezza, e ispiravano compassione in chiunque li guardassi. Il saggio li guardò, li ascoltò, li abbracciò e li salutò senza nessun miracolo, senza nessuna guarigione.
— Come mai non hai voluto guarire un bambino così fragile e innocente? — chiese uno dei discepoli che stava osservando la scena. Si vedeva che non era una vera domanda ma un rimprovero, che non era d’accordo e che la sua fiducia nel maestro tentennava dalla rabbia per quello che considerava una cocciutaggine ingiustificabile.
— Capisco la tua indignazione, ma — rispose il maestro con tutta la calma del mondo — tu vedi solo la presente incarnazione di quelle due anime, non puoi vedere il loro karma. Quel bambino, in una vita precedente è stato un sadico governatore che torturava e uccideva per capriccio. Sua mamma era sua complice, non cercò mai di fermarlo, anzi, lo manipolò per vendicarsi di persone più deboli semplicemente perchè poteva farlo.
— La loro sofferenza serve a compensare il dolore che avevano causato e pulire il loro karma prima della loro prossima reincarnazione. Devono convivere ancora con la malattia e il dolore, sono dei doni ed è per questo che non posso toglierglieli.
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)
Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
Felix e il segreto delle chiavi magiche |
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13 cose che ho imparato giocando a garden scapes, per ora solo su Wattpad. |
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