Una spia e mezzo (2016)
Dopo che l’ho citato ieri parlando delle 10.000 ore ho pensato di parlarvi un po’ di più su questo film con The Rock, Una spia e mezzo. Un film che racconta la storia di due compagni di liceo dal cuore tenero, quello cicciotello che veniva preso in giro dai bulli e quello che era il più popolare e amato della scuola.
Il film, infatti, inizia con un momento di bullismo in cui dei ragazzi buttano in mezzo alla pista di basket, nudo davanti a tutti, quel ragazzino cicciotello e sensibile colpevole soltanto di non essere magro e di cantare e ballare sotto la doccia. E in cui, fra le risate di tutti, l’unico che lo aiuta è il capitano della scuadra che gli da la sua giaca per coprirsi.
E poi fa un salto di vent’anni in cui il ragazzo che era la promessa del liceo è diventato tutto l’opposto del previsto, con una vita banale, una fidanzata che ha un lavoro meglio del suo e dei colleghi che lo prendono in giro. Ed il cicciotello è diventato una spia della CIA tutto muscoli che torna e lo stravolge coinvolgendolo in un’avventura inaspettata.
Chiaramente quello che ho amato di più è stato il ruolo di Dwayne Johnson che, come fa spesso nei film, non da nessuna importanza ai muscoli ma ammira il cervello e quello che non si vede…
E anche il fatto che l’altro ragazzo, fino all’ultimo non riesce a recuperare quella fiducia in se stesso, nelle sue capacità, nelle sue intuizioni, ecc. che serve per poter eccellere, per poter dare del proprio meglio e ottenere quello che corrisponde di conseguenza.
Lo avete visto? Vi è piaciuto? Se no, ve lo consiglio…
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
Felix e il segreto delle chiavi magiche |
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13 cose che ho imparato giocando a garden scapes, per ora solo su Wattpad. |
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