svendersi

Negli ultimi giorni mi è capitato diverse volte di dire “non credi che ti stai svendendo?” o “perchè hai bisogno di svenderti così?“, a persone diverse, in situazioni diversissime, sia affettive che lavorative. E riflettevo su quanto sia diventata una prassi, lo svendersi, l’abbassare il nostro prezzo e accontentarci di una miseria pur di essere considerati, pur di evitare un “vuoto”…

Mi chiedevo come mai sia diventato così diffuso da essere diventato “normale”, per alcuni persino auspicabile, questo svendersi, svalutarsi e accontentarsi di briciole. Per capire come funzioni a livello “personale” sono partita dall’analisi delle svendite di prodotti. Quando siamo i compratori, una svendita è una figata! Ma, perchè il venditore svende? Perchè deve svuotare il magazzino, forse per poter riempirlo di prodotti nuovi da proporre, perchè ormai quelli che svende non hanno più il mercato che avevano quando li vendeva a prezzo pieno o perchè la concorrenza vende qualcosa di simile a prezzo più basso. Adesso, poi, con la globalizzazione, è diventato sempre più difficile competere sui prezzi.

La buona notizia è che si può competere sulla qualità, giacchè si sa… le cose che costano poco durano poco. Chi se ne intende (che sono gli acquirenti migliori) preferisce spendere un po’ di più e la prova sono le tante imprese d’eccellenza che sopravvivono con dei prezzi tutt’altro che bassi e una qualità proporzionata.

Tornando alla svendita, diciamo che alla base ci sono sempre due fattori, uno è normalmente il tempo e l’altro la paura. Quando un magazzino svende, deve disfarsi in fretta della roba perchè ha paura che se non la svende la dovrà buttare. Quando un proprietario svende la sua casa spesso è perchè deve comprare una nuova e non ha altro modo di pagarle entrambe, e ha paura di dover pagare eccessivamente e non avere i soldi.

Quando parliamo di persone che svendono se stesse, in affettività o al lavoro… parliamo di persone che hanno paura di non poter incontrare un “compratore migliore”, più saggio, che sappia apprezzare loro per quello che valgono veramente, e si accontentano di qualcuno che li prende per un minimo delle loro possibilità. Come se valessero solo quel minimo.

Per quello è così pericoloso svendersi, perchè rischiamo di credere anche io di valere così poco. E smettiamo di usare quello che non viene comprato. E usciamo dal mercato in cui ci l’acquirente migliore sta ancora cercando. Ma forse è ancora lontano. Bisogna avere pazienza, e quando uno ha fretta o paura… non riesce ad avere pazienza. Ma bisogna vedere anche gli effetti a lungo termine.

Cosa ne pensate? Questa sera all’evento di facciamo pace, parleremo anche di questo. Se vi ispira, vi aspetto!

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