responsabilità e bisogno

20 Feb 19

Ieri sera all’incontro di facciamo pace, come promesso, abbiamo parlato di responsabilità, di come capire quali sono le nostre responsabilità e quali sono le cose che rubano solo tempo ed energie perchè in fondo non dipendono da noi.

E abbiamo visto che la prima cosa che dipende da noi è il nostro atteggiamento. Il modo in cui rispondiamo alle cose che ci succedono, quello dipende solo da noi.

Quando qualcuno non ci apprezza, quando ci chiede più di quanto  vogliamo o possiamo dare, quando qualcuno pretende che noi facciamo quello che lui o lei crede sia meglio… sta a noi decidere come rispondere:

  • possiamo arrabbiarci, diffenderci, pensare che il mondo è ingiusto con noi e perdere tempo ed energie cercando di cambiare gli altri, cosa che non dipende da noi;
  • possiamo rattristirci, chiuderci, pensare che quelli sbagliati siamo noi, che dovremmo cambiare qualcosa, che dovremmo sentire o pensare diversamente, senza riuscirci e senza riuscire ad essere felici;
  • o possiamo rimanere neutrali, comprendere che ognuno ha le sue ragioni, le sue prerefenze, ugualmente rispettabili ed amarci e accettarci tanto che le parole e le pretese degli altri non ci scalfiscano.

Cosa ne pensate? C’eravate all’incontro? Qualcosa da aggiungere? Venite al prossimo che continueremo il discorso…

0 Comments

Trackbacks/Pingbacks

  1. dov'è scritto? ⋆ Amor Ben, ottimizzatrice... - […] mio invito possitivo di  oggi è proprio a imparare a prenderci la responsabilità delle nostre azioni, delle nostre scelte,…

Submit a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

La sconfitta è uno stato mentale: nessuno viene mai sconfitto, a meno che non abbia accettato la sconfitta come una realtà.

L come libertà (di opinione)

L come libertà (di opinione)

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.

rimedio contro la morte

rimedio contro la morte

Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.