prima voglio capire…

19 Feb 18

Dicono che una volta, un professore di filosofia molto speciale vide che i suoi allievi erano molto nervosi e irrequieti, si perdevano nelle richieste di dettagli e non riuscivano a fare il lavoro che gli era stato richiesto di fare, decise di raccontar loro la storia dell’uomo che fu colpito da una freccia avvellenata.

— Dicono che in un paese lontano, un uomo venne ferito da una freccia avvelenata. —  iniziò — La famiglia e gli amici volevano procurargli un medico, ma il paziente rifiutò, dicendo che prima voleva sapere tutto sull’uomo che lo aveva ferito, il suo nome, la casta a cui apparteneva e il suo paese d’origine, se era alto e forte, se aveva la pelle chiara o scura.

Gli allievi lo guardavano stupiti, e poi si guardavano gli uni agli altri, mormorando quanto sembrava assurdo l’atteggiamento dell’uomo.

— I suoi familiari volevano portarlo in ospedale ma lui, niente, diceva che prima doveva sapere con che tipo di arco gli avevano sparato, se la corda era fatta di bambù, canapa o seta. Mentre si dissanguava, diceva che aveva bisogno di sapere se la piuma della freccia apparteneva ad un falco, un avvoltoio o un pavone… E, mentre il veleno nel suo sangue faceva sempre più effetto, chiedeva se l’arco che era stato usato per colpirlo era un arco comune, uno curvo o fatto di legno d’oleandro…

Gli allievi iniziarono a ridere per l’assurdo della storia, sembrava una barzelletta.

— E, soprattutto, voleva capire perchè quell’uomo lo odiava così tanto, perchè gli aveva sparato, se era stato lui a fare qualcosa per meritarlo o se l’uomo era solo impazzito… E morì davanti agli occhi pieni di dolore e lacrime dei suoi famigliari. — concluse la storia.

I ragazzi lo guardavo curiosi perchè non capivano cosa intendesse.

— Ascoltando la storia l’atteggiamento dell’uomo ferito sembra assurdo e insensato. vero?— chiese e tutti annuirono con la testa— Tuttavia, spesso tutti noi ci comportiamo allo stesso modo senza rendercene conto. Vogliamo sapere molte cose prima di agire, voleva capire tutto prima, per non sbagliare. E, come questo uomo perse la vita, perdiamo delle opportunità che non sempre tornano. Capire è sopravvalutato!

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