prevedere il futuro

25 Sep 18

Quando parliamo di spiritualità, di aprire gli occhi, di sfruttare strumenti nuovi e d’imparare ad ascoltare l’intuito, ecc. molti chiedono se si possano usare queste cose per prevedere il futuro… La risposta è “in realtà, si, ma non come pensi tu…”

Non puoi vedere il futuro, come pensi tu, perchè il futuro non è scritto sulla roccia, non è qualcosa di unico o di solido. Non lo è nemmeno il presente, che è già qui… Sia il presente che il futuro sono delle realtà complesse piene di possibilità e sfaccettature. A volte persino nel passato scopriamo delle sfumature che non sapevamo, che non ricordavamo o che non avevamo notato.

Quello che possiamo fare è ingrandire il mirino con cui osserviamo il mondo, aumentare la quantità di cose che vediamo in ogni situazione, la quantità di caratteristiche che osserviamo in ogni cosa, e i diversi livelli di profondità con cui li analizziamo…
Normalmente vediamo solo quello che siamo pronti a vedere, quello che conosciamo, ma anche quello che vogliamo vedere…

E con quello che non ci piace, che non è d’accordo con i nostri piani o con le nostre credenze, lo ignoriamo, lo neghiamo o lo nascondiamo in qualche modo, dalla nostra vita, dai nostri radar. E, così, nel futuro, succedono delle cose che non ci aspettavamo, ma i segnali che ci avrebbero permesso di prevederle c’erano da tempo.

Per questo motivo, per prevedere il futuro, basterebbe studiare meglio il presente e il passato, e con meglio intendo cercando di vederlo da punti di vista diversi, da più punti di vista contemporaneamente. Per poter vedere tutte le potenzialità che si nascondono nei punti ciechi della nostra percezione e poi sfruttarle e seguire i nostri  sogni… Perchè, come diceva Antoine De Saint Exupéry <<L’importante non è prevedere il futuro ma renderlo possibile.>>

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