perchè la gente urla

29 Oct 18

Dicono che un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli
— Ma voi lo sapete, perché le persone gridano quando sono arrabbiate?, ve lo siete mai chiesto?
— Gridano perché perdono la calma — disse uno di loro.

— Ma perché gridare — disse nuovamente il pensatore — se la persona sta al suo lato?
— Bene, gridiamo perché desideriamo che l’altra persona ci ascolti — replicò un altro discepolo.
— Allora, tornò a domandare il maestro — non è possibile parlargli a voce bassa?
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.

— Vi spiego, secondo me e la mia scuola, perché si grida contro un’altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l’uno con l’altro.

— Infatti, che succede quando, al contrario, due persone sono innamorate? — molti sorrisero — Loro non gridano, parlano soavemente. E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano solamente sussurrano.

— E quando l’amore è intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E’ questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano. Quando due persone si comprendono, condividono rispetto e amorevolezza, e si sentono parti della stessa cosa.

Infine il pensatore concluse dicendo:
— Quando discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino come fanno le vostre menti e i vostri ragionamenti e pensiaeri, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza potrebbe essere tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare.

0 Comments

Submit a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

È più sicuro cercare nel labirinto che rimanere in una situazione senza formaggio

L come libertà (di opinione)

L come libertà (di opinione)

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.

rimedio contro la morte

rimedio contro la morte

Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.

Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)

Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)

Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.

S come sfortuna e sfida

S come sfortuna e sfida

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.