Martedì prossimo all’evento di facciamo pace parleremo di parole magiche e acceleratori. Abbiamo detto più volte che le parole sono molto potenti, e sono uno strumento che possiamo sempre adoperare per creare il nostro mondo…

E abbiamo anche accennato che ci sono parole che hanno molto più potere magico di altre. La parola “sedia” per esempio, ha poco potere perchè il suo significato è molto definito, anche se quando io dico immagina una sedia ognuno la immagina diversa.

Se ci pensiamo, ci sono parole molto più “forti“, che possono fare diventare un macigno qualsiasi cosa sia nella stessa frase, dandogli un peso specifico enorme, come per esempio le parole ormai, sempre e mai, hanno un potere illimitato perchè protraggono fino all’infinito verso il passato e verso il futuro.

Sentite la differenza tra “mi ha fatto male” e “mi fa sempre male“. Più o meno lo stesso succede con il verbo essere e con i giudizi, se io dico “sei un bambino cattivo” ha un pesso molto più forte che se dico “hai fatto uno sbaglio“.

E altre possono trasmettere leggerezza e flessibilità, come per esempio la parola anche, che apre porte e finestre invece di costruire muri, o la parola solo (soltanto) che definisce quello di cui parla come qualcosa di limitato. Non ci sono parole migliori e peggiori, semplicemente quando conosciamo bene loro forza e le usiamo consapevolmente, possiamo aumentare la nostra efficacia ed efficienza.

Il modo in cui usiamo queste parole definisce il nostro mondo, la nostra percezione, il nostro ruolo. E tutto quello che dico (ma anche solo quello che penso), tira fuori qualcosa che avevo dentro… e per cambiare quello che vivo, sia dentro che fuori, lo strumento più potente e allo stesso tempo più facile da usare è parlare e ascoltare quello che diciamo.

Vi ispira? Vi aspetto!