osserva come parli

04 Apr 18

Ieri all’evento di facciamo pace, come promesso, abbiamo parlato dicome ascoltare quello che diciamo e quello che dicono gli altri in un modo diverso, osservando nelle parole la componente “consapevole” e tutte le informazioni inconsapevoli che vengono fuori insieme ad esse.

Abbiamo parlato di come sia importante capire chi parla quando parliamo, di chi sono le parole, da dove arrivano, quando e perchè le abbiamo fatte nostre. Perchè molte delle nostre parole non sono veramente nostre, ma le abbiamo imparate e le abbiamo ripetute tante volte nella nostra testa, che crediamo siano la realtà.

Abbiamo visto come, soprattutto le voci che usano la parola “devi, dovresti, dovrebbe, dovrebbero” provengono dal passato, o sono seghe mentali create pensando e pensando, senza mai controllare la situazione. Per quelle che ci limitano la vita, per quelle che ci fanno arrabbiare, innervosire, ratristare o che ci consumano, possiamo fare un doppio check delle idee che abbiamo in testa, quando escono.

E abbiamo visto come noi non reagiamo alla realtà, a quello che sucede ma a quello che ci raccontiamo su quello che succede. Come diceva Epitteto, anche quando le nostre circostanze non possono essere controllate né cambiate in nessun modo, la nostra mente sì lo é.

I problemi non sono mai nelle relazioni, nelle situazioni, nella realtà fuori dalla nostra mente ma nello sguardo con cui la guardiamo, con cui la osserviamo, e cambiando questo… possiamo cambiare tutto e trovare le opportunità che si nascondono dietro quello che chiamiamo problemi.

Ma, soprattutto abbiamo parlato di osservare senza cercare di cambiare, osservare per imparare su noi stessi, senza cercare di giudicare, per trovare le nostre soluzioni, individuali e uniche per ognuno di noi.

Cosa ne pensate? C’eravate all’incontro? Qualcosa da aggiungere?

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