l’uccello a due teste

03 Jun 19

Dicono che c’era una volta un uccello a due teste e un solo corpo. Ogni testa aveva una sua personalità, un suo atteggiamento, una forma di vedere e di fare le cose, delle  preferenze in qualsiasi materia o aspetto della vita. Per esempio,  la testa di destra era vorace e abilissima nella ricerca del cibo, mentre quella di sinistra, altrettanto ghiotta, era  piuttosto maldestra.

La testa di destra riusciva sempre a nutrirsi a sazietà, mentre quella di sinistra era incessantemente tormentata dalla fame. Non importava quanto cibo ci fosse, la testa di destra lo voleva tutto per se e preferiva avere mal di pancia a lasciare qualcosa alla testa di sinistra.

E così un giorno la testa sinistra disse alla destra:
– Conosco, qui vicino, un’erba squisita di cui ci delizieremo: vieni, ti conduco dove cresce. Ce nè tanta e potremo mangiare entrambe senza problemi.

In realtà sapeva che quel’erba era velenosa, ma voleva con questo stratagemma uccidere l’altra testa, per poter poi mangiare a modo suo, con calma e con i suoi tempi. Era stanca di litigare e di dipendere dall’altra testa per tutto.

Ma la testa di destra non immaginava niente, pensava che la testa di sinistra era scema e mangiò l’erba senza nessun dubbio, ne mangiò tanta quanta potè. Non smisse nemmeno quando vide che l’altra non mangiava nulla. Nella sua prepotenza non era abituata a preoccuparsi di quello che faceva la testa di sinistra.

Dopo un po’ il veleno uccise l’uccello dalle due teste.

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