libertà e responsabilità
Oggi voglio parlarvi di una delle parole che, nel mio lavoro, trovo che crea una grande confusione, e dove c’è confusione possiamo ottimizzare portando consapevolezza. La parola è “Responsabilità”. Secondo l’etimologia della parola, è la capacità di rispondere e con uno sguardo attento possiamo vedere che ha due modalità, da una parte è l’abilità di rispettare gli impegni e dall’altra la capacità di accettare le conseguenze delle proprie azioni.
Ma questa doppia versione nella pratica può essere contradittoria, quando si confonde la responsabilità con l’ubbidienza, essere responsabile è una cosa limitante. Quando si obbliga a rispettare degli accordi e degli impegni che non sono stati né proposti né accettati, ma che sono stati imposti unilateralmente e senza un vero accordo tra le parti.
Quelli che normalmente chiamiamo “doveri“, e che non sono altro che aspettative di altri nei nostri confronti, più o meno condivise, più o meno accettate… Quelli che ci definiscono come persone responsabili secondo la società, e che non fanno altro che distrarci dal nostro reale sviluppo e condizionarci a diventare quello che è più utile alla società… anche se è meno utile a noi stessi.
Io preferisco l’accezione in cui la responsabilità è l’altra faccia della libertà, in cui io sono responsabile delle conseguenze delle mie azioni e per tanto libero di scegliere cosa fare. In questo modo non facciamo quello che dovremo ma quello che crediamo sia meglio.
All’inizio è più difficile perchè tutti si aspettano qualcosa di diverso, perchè hanno paura che non riusciamo a farcela con la nostra testa, per proteggerci, perchè dal momento che non siamo abituati a pensare con la nostra testa, potremmo fare degli sbagli, ma… con la pratica… diventiamo bravi a discernere e prendiamo decisioni migliori.
E tu, cosa preferisci?
Scusate se esisto (2014)
Oggi voglio parlarvi di nuovo di una commedia italiana con la meravigliosa Paola Cortellesi e un bellissimo e delizioso Raoul Bova gay, Scusate se esisto!. L’ennesima dimostrazione dell’umore che serve per vivere in questo nostro paese con le sue complessità e paradossi.
questione di priorità
Ieri, all’incontro di facciamo pace, come previsto abbiamo parlato di valori e di priorità. Abbiamo visto chein un mondo complesso come quello in cui viviamo definire le nostre priorità se non vogliamo che le definiscano le circostanze o qualcun’altro.
voglio il gelato
Tanti anni fa, quando sono arrivata in Italia, ho fatto l’animatrice volontaria per un progetto di accoglienza di bambini bielorussi. Stavano in Italia due settimane e anche se la sera stavano con le famiglie, durante il giorno li tenevamo tutti insieme e li portavamo in piscina, a giocare, ecc.
acqua e sale
Dicono che c’era una volta un anziano maestro stanco dei costanti dubbi e delle lamentele di uno dei suoi discepoli. Vedeva solo il lato negativo delle cose e si rifiutava di ascoltare nulla che non fosse quello che sperava di sentire.



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