la donna ideale

25 Sep 17

Dicono che c’erano due amici che cercavano l’amore. Due giovani ragazzi come tanti, nè belli nè brutti, nè troppo alti nè troppo bassi, nè troppo grassi nè troppo magri. Simpatici, curiosi, ingenuamente alla ricerca delle loro prime storie d’amore. Con una differenza, Massimo (quello leggermente più bello fisicamente) era alla ricerca della donna ideale, la cercava in ogni donna che trovava, aveva le idee molto chiare e non era disposto ad accontentarsi di meno.

Ogni volta che uscivano, Massimo studiava il panorama, osservando ogni donna e paragonandola ai suoi altissimi standard. Parlava con tutte ma superficialmente perchè il suo cuore apparteneva già a lei, anche se non l’aveva incontrata…

Spesso diventava impaziente e nervoso. Invece il suo amico, si godeva le serate molto più rilassato e contento. Conosceva ragazze, qualche volta si scambiavano anche i numeri di telefono, e con alcune ci uscì anche dopo, da soli, in coppia.

Massimo, al ritorno di ogni uscita, era sempre deluso, con la coda fra le gambe, deluso e triste. Ancora un’occasione perduta, una serata buttata all’aria. Iniziò a cercare su tinder, happn e altre app d’incontri. Anche li le ragazze non erano male, ma… nemmeno abbastanza. Scorreva le foto in fretta e con impazienza, e rimaneva sempre affamato e frustrato.

L’amico si fidanzò e Massimo rimase da solo nelle sue ricerche, ma ogni volta che si vedevano l’argomento rimaneva invariato. Cercare la donna ideale non era più un piacere, ma non poteva fare altro… Fino a una sera in cui Massimo suonò al campanello dell’amico distrutto e abbattuto. Non l’aveva mai visto così disperato, così arreso, così rassegnato.

— Cos’è successo Massimo? — chiese offrendogli una tisana, vista l’ora, e tutta la sua comprensione — Hai finalmente capito che la tua donna ideale non esiste?
— No. — Rispose quasi in lacrime — Peggio!
— Cosa può esserci di peggio? — chiese l’amico incredulo.
— L’ho trovata! — disse, e mentre lo diceva i suoi occhi si riempirono di lacrime.
— E allora, non sei felice? — chiese l’amico incredulo.
— No. Non mi ha considerato nemmeno degno di una parola. Cercava l’uomo ideale, e io non lo ero.

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