il dodicesimo cammello
Dicono che una volta c’era un cammelliere che lasciò alla sua morte un testamento per dividere i suoi beni tra i tre figli. Nel suo lascito testamentario stabilì di assegnare la metà dei suoi beni al primo figlio, al più grande e che aveva più figli, un quarto al secondo figlio che era sposato senza figli e un sesto al più giovane.
Quando giunse il momento di dividere l’eredità iniziarono i problemi. In quel momento, il cammelliere aveva 11 cammelli. La metà di undici cammelli fa cinque cammelli e mezzo. Il primogenito pretendeva di “arrotondare” il lascito paterno esigendo il sesto cammello. Gli altri fratelli si opponevano sostenendo che era già stato troppo privilegiato dalla volontà del padre.
Inizio così un aspro conflitto tra di loro. Iniziarono a rinfacciarsi qualsiasi cosa fosse successo in passato, fino a quando riuscivano a ricordare. Da lì passarono agli insulti e… stavano arrivando alle mani quando si trovò a passare da quelle parti un cammelliere molto meno ricco e, vedendo i tre figli litigare, disse di avere la soluzione…
Propose di donare il suo unico cammello per aggiungerlo al monte ereditario. Grazie a questo aiuto adesso fu possibile accontentare le pretese dei tre eredi. Al primo andarono 6 cammelli (la metà di 12), al secondo 3 cammelli (un quarto di 12) e al terzo 2 cammelli (un sesto di 12). Nessuno dei fratelli eccepì perché nessuno di loro stava pretendendo più del dovuto nella nuova situazione. Ma, siccome il totale dei cammelli “ereditati” era undici cammelli. Il donatore di passaggio poté così riprendersi il dodicesimo cammello.
Cosa possiamo imparare da questa storia:
- che la legge e la giustizia, se non tengono conto della realtà, possono creare più problemi di quelli che risolve;
- che la generosità può risolvere questo tipo di problemi e molti altri;
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)
Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
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