i tre setacci

06 Feb 17

Dicono che Socrate, che aveva una grande reputazione di saggezza, un giorno ricevete una visita di un uomo che voleva raccontargli una novità su un suo amico.
– Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico?
– Un momento – rispose Socrate – Prima che me lo racconti, vorrei farti un test, quello dei tre setacci…

– I tre setacci?

– Eh, sì… – continuò Socrate – Prima di raccontare qualsiasi cosa sugli altri, è bene prendersi il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. Io lo chiamo il test dei tre setacci. Il primo setaccio è quello della verità. Sei assolutamente sicuro che quello che stai per dire è vero?

– No… ne ho solo sentito parlare… ma è una notizia proprio succosa, perciò sono subito venuto a raccontartela.

– Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Proviamo a vedere se passa dal secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di buono?

– Ah no! Al contrario. Proprio per quello sono corso da te, perché tu sappia con chi hai a che fare…

– Dunque, – continuò Socrate – Vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell’utilità, della necessità. E’ utile o necessario che io sappia questa cosa del mio amico?

– No, utile e necessario… non direi, ma…

– Allora – concluse Socrate – se quello che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile; perché volevi dirmelo? perchè disturbare la bellezza del silenzio?

 

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