Fatti il letto (2018)

15 Feb 19

Un’altro libro piccolo ma interessante è fatti il letto, scritto dall’ammiraglio William Harry Mcraven, in cui raccoglie i punti salienti del suo discorso davanti ai laureandi dell’università del Texas alla cerimonia di consegna dei diplomi. Un discorso pieno di empatia e coraggio, queste pagine hanno il contagioso potere di ispirare il lettore a dare il meglio di sé.

Da una serie di esempi di diversi momenti della propria vita, dall’addestramento da Navy seal ai suoi tempi come comandante, estrapola i dieci principi che ha imparato durante  e che lo hanno aiutato a superare le sfide non solo nella sua carriera, ma lungo tutta la sua vita.

Consigli validi non solo per un militare, ma per chiunque:

  1. Iniziate la giornata portando a termine un compito: fare il letto, iniziare facendo bene le cose condizionerà il resto della giornata;
  2. Trovate qualcuno che vi aiuti, potrete fare molte più cose che da soli;
  3. Misurate le persone dalla grandezza del cuore, non dal colore della pelle, non dalla loro altezza nè dai loro titoli;
  4. La vita non è giusta. Andate avanti, il realismo è il vostro miglior alleato, non aspettate che il mondo cambi;
  5. Non abbiate paura degli insuccessi, sono parte del gioco, chiunque abbia avuto successo ha avuto insuccessi;
  6. Osate il massimo: buttatevi giù dall’ostacolo a capofitto, provate, provate e provate;
  7. Non arretrate davanti agli squali, spesso la loro idea fa più paura che la loro realtà;
  8. Date il meglio di voi nei momenti più bui, il buio si attraversa e tutto quello che vogliamo è dall’altro lato;
  9. Date speranza alle persone. Quando siete nel fango fino al collo, mettetevi a cantare, la speranza fa miracoli, ci fa fare del nostro meglio;
  10. Non mollate! Non suonate la campana, mai e poi mai, non arrendetevi, non vale la pena.

L’avete letto? Vi è piaciuto? Raccontatemi la vostra esperienza con il libro… vi va?

0 Comments

Submit a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Nella vita non ci sono errori, solo lezioni. Non esiste qualcosa che si possa chiamare esperienza negativa, ma occasioni per crescere, imparare e procedere lungo la strada del dominio di sé. Anche il dolore può essere un meraviglioso maestro

L come libertà (di opinione)

L come libertà (di opinione)

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.

rimedio contro la morte

rimedio contro la morte

Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.

Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)

Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)

Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.

S come sfortuna e sfida

S come sfortuna e sfida

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.

misure straordinarie

misure straordinarie

Dicono che c’era il bidello di una scuola, che amava il suo lavoro e ci si dedicava al meglio che poteva, pulendo e aiutando chiunque ne avesse bisogno all’interno della struttura. Ma ci fu un periodo in cui si trovò un gravoso compito extra ogni sera: pulire gli specchi del bagno delle ragazze, sporchi di rossetto, giacchè alcune ragazzine, si divertivano quasi ogni giorno ad imprimere “baci a stampo” con il rossetto allo specchio del bagno.