cattiveria gratuita

15 Jan 19

Spesso, soprattutto con i più giovani, mi capita di sentire l’espressione “cattiveria gratuita“: mi tratta, mi parla o l’ha fatto con con cattiveria gratuita. Normalmente spiego loro che io credo che la cattiveria non sia mai gratuita, anzi!

 La cattiveria non è gratuita, mai. Si paga, e si paga cara. Ogni gesto di cattiveria nei confronti di un’altra persona si accumula in una specie di serbatoio che funziona come una pentola a pressione. Accumula, accumula, si riempe e continua, fino a quando, ad un certo punto, non riesce più a tenere ed esplode.

E, quando esplode, può distruggere qualsiasi relazione: di amicizia, di lavoro, persino di famiglia. Tutto quello che abbiamo costruito può essere raso a suolo nel momento che meno ce l’aspettiamo.

Il fatto è che lo sappiamo, ma… quando trattiamo male qualcuno non ci pensiamo. Non decidiamo di farlo a sangue freddo calcolando e tenendo in considerazione i pro e i contro.

È come se fossimo posseduti da qualcuno, reaggiamo a qualcosa di più forte di noi. Come se non potessimo pensare al prezzo da pagare in futuro, in quel momento.

Cosa pensate? Siete d’accordo con questa riflessione? Aspetto i vostri commenti…

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