Dicono che molto tempo fa, in una scuola professionale, un professore di meccanica entrò in classe durante l’intervallo, e trovò i ragazzini dell’ultimo anno parlando di seduzione. Si scambiavano consigli per conquistare le donne e portarle a letto.

Siccome era un professore molto amato dai suoi ragazzi e aveva datto loro una certa confidenza, basata nel rispetto, quando entrò gli chiesero se aveva dei consigli al rispetto.

Il professore controllò che ci fosse ancora qualche minuto prima della fine dell’intervallo, si tolse gli occhiali e li pulì mentresi il gruppo lo circondava e faceva silenzio.

– Dimenticate quella seduzione, ragazzi, dimenticate il sesso. È solo l’ultima spiaggia per chi crede di non meritare di meglio. Cercate una ragazza che vi piaccia da vero, che sia fatta come voi, e non potrà non corrispondervi. Tutto avverrà senza sforzi nè strategie.

– E poi fate l’amore. Niente sesso, solo amore. E con questo intendo i baci lenti sulla bocca, sul collo, sulla pancia, sulla schiena, i morsi sulle labbra, le mani intrecciate, e gli occhi dentro occhi.

– Intendo abbracci talmente stretti da diventare una cosa sola, corpi incastrati e anime in collisione, carezze sui graffi, vestiti tolti insieme alle paure, baci sulle debolezze, sui segni di una vita che fino a quel momento era stata un po’ sbiadita.

– Intendo dita sui corpi, respirarsi a vicenda, sentire i cuori che battono insieme, e i respiri che viaggiano allo stesso ritmo.

– Ecco, fate l’amore e non vergognatevi, perché l’amore è arte, e voi i capolavori..