all you can eat
Ultimamente mi è capitato un paio di volte di andare a mangiare sushi con la formula all you can eat. Ha un aspetto molto positivo, posso ordinare senza guardare i prezzi di ogni singolo piatto, assaggiare anche le cose più costose che altrimenti probabilmente non ordinerei…
Ma ha anche un lato, diciamo, negativo: solo quando mi alzo mi accorgo di quanto ho mangiato. E dire che da anni organizzo incontri serali e per anni sono stati con la formula di aperitivo buffet, che è sempre un all you can eat… ma il sushi mi ha trovato impreparata.
Diciamo che all’inizio partiamo dalla curiosità, ma ad un certo punto rimaniamo intrappolati nelle scelte fatte e sentiamo di doverle portare a termine ad ogni costo.
Questo mi ha fatto riflettere su quanta importanza diamo ai soldi. E come possano farci fare cose che non vorremmo, persino contro i nostri stessi interessi e desideri. Come possiamo mangiare ben oltre i nostri bisogni, solo perchè è incluso nel prezzo. Anzi, perchè se lasci qualcosa nel piatto lo devi pagare a parte…
La tentazione del gratis, dell’incluso nel prezzo e dell’all inclusive, sono un sintomo della diffusa credenza di non essere abbondanti. Di non poter pretendere o desiderare quello che vogliamo e di non meritare o essere in grado di pagarlo.
Ad alcune persone fa più effetto, ad altre meno. La buona notizia è che possiamo usarlo per allenarci all’abbondanza, perchè è una cosa piccola e possiamo sfruttarla con relativa facilità per praticare la nostra tecnica dell’O.R.A.
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
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